La storia di James e Grace Slattery è di quelle che toccano il cuore della gente e che, per qualche verso, ricorda anche quella delle gemelline Clark.
La mamma dei quattro piccoli venuti alla luce presso il Rotunda Hospital di Dublino non ha avuto una gravidanza semplice.
La donna che assieme al marito provava da 4 anni ad avere figli, oltre ad aver avuto 4 aborti spontanei , è dovuta rimanere in ospedale per 11 settimane per salvaguardare le vite che portava in grembo.
L’incredibile nascita di 4 gemelli
Amelia Helen, Mollie Rose, Lucas James e Lily infatti hanno deciso di venire al mondo alla 32°esima settimana e 6 giorni, 24 ore prima del parto cesareo programmato.
James, un manager nel ramo delle costruzioni, ha ricevuto una concitata telefonata da parte della moglie che lo avvisava del parto imminente e che gli suggeriva di farsi scortare dalla polizia irlandese per arrivare in tempo.
James era scettico, ma è proprio così che sono andate le cose.
Un poliziotto locale, la cui moglie aveva appena avuto due gemelli, ha scortato l’uomo da Limerick a Dublino in un’ora e mezza, facendo arrivare il padre in tempo per l’appuntamento più importante della sua vita.
“Mi sono catapultato fuori dall’auto, ho afferrato la telecamera e sono corso nell’ospedale” dichiara James che, dopo una pazza corsa per l’edificio, ha trovato la moglie seduta sul letto intenta a sistemarsi i capelli.
I bambini concepiti senza il sussidio della fertilizzazione in vitro e nati nel giro di 4 minuti, sono perfettamente in salute.
A chi chiede al fiero padre come riuscirà a gestire la nidiata di neonati, lui risponde “sinceramente me lo sto chiedendo anch’io”
James e Grace sono entusiasti per la tanto sospirata nascita dei figli e sorpresi per il sostegno riscontrato dagli amici, famigliari e vicini che hanno addirittura imbiancato la stanza dei piccoli.
Anche la nota azienda di pannolini Pampers ha deciso di fare loro un regalo, donando ben 6400 pannolini alla famiglia.
“Siamo sopraffatti dalla generosità e siamo grati alla bontà della Pampers che è stata la prima azienda irlandese ad offrirci il suo aiuto” ha dichiarato la neomamma Grace all’Indipendent.
Questa sì che è una vicenda davvero a lieto fine vero Unimamme?
Una dimostrazione “vivente” che la speranza è l’ultima a morire! Siete d’accordo?