A 6 anni è già un piccolo (grande) eroe!

 

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Care unimamme, può un bambino di 6 anni avere la maturità e la consapevolezza di un adulto? A volte si, e questa storia ne è la dimostrazione!

Questa è la storia di un ragazzo che dall’età di 6 anni non desidera più ricevere regali di compleanno. Chiede invece che i soldi destinati ai suoi regali vengano raccolti per la causa della Mary’s Meals. E’ un ragazzo che con varie iniziative, nel corso di diversi anni, è riuscito a raccogliere circa 25.000 euro da devolvere in beneficenza ai bambini del Malawi. Un gesto decisamente di grande generosità e sensibilità.

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato della Onlus Mary’s Meals, un’associazione che riesce, con pochissimi soldi, non solo a garantire un pasto al giorno a migliaia di bambini ma anche di garantire loro una istruzione facendo diventare la scuola un veicolo di profondi e tangibili cambiamenti culturali.

 

Ma chi è Charlie Doherty?

E’ sempre difficile per noi, per non dire impossibile, riuscire ad immaginare le difficoltà quotidiane riscontrate, e provare il dolore, di chi si trova in situazione di grande povertà, figuriamoci per un bambino di 6 anni. Eppure Charlie non ha fatto fatica a capire e a immedesimarsi.

Charlie Doherty è un ragazzo inglese, cresciuto con un solo genitore che ha ormai 13 anni. Non possiamo fare a meno di pensare che i nostri figli possono avere la sua età e nasce quindi spontaneo il paragone con Charlie che da quando ha 6 anni non desidera più ricevere regali di compleanno.

Charlie si ritiene un bambino fortunato e per questo motivo decide di voler agire per aiutare i meno fortunati di lui. Il “piccolo” racconta di aver conosciuto la Onlus Mary’s Meals in Bosnia e di essere rimasto scioccato dalla povertà e sorpreso quando ha scoperto quello che riuscivano a fare con poche risorse. Ha quindi deciso di voler fare anche lui qualcosa per portare il suo contributo.

Charlie prova a mettersi nei panni di questi bambini che a soli 12 anni sono già a capo di una famiglia, che lo vogliano oppure no. Bambini, perché bambini sono, che devono pensare a tutto e a tutti, investiti da responsabilità che spetterebbero ad un adulto.

Charli prova ad immaginare cosa significhi:

  • non avere un pasto al giorno,
  • non avere una casa,
  • non avere un letto,
  • non avere un’istruzione,
  • non avere degli affetti o qualcuno che lo protegga.

Si mette nei loro panni e sta male: sarebbe potuto succedere a ognuno di noi. Prende così coscienza che anche lui, pur essendo ancora un bambino, può contribuire per aiutarli, e di quanto in realtà sia facile partecipare. E lo fa! Per raccogliere fondi, con sua madre percorre 970 km da Brigton a Glasgow e sotto il periodo di Natale riesce a coinvolge diverse persone per percorrere una maratona a nuoto. Il risultato? Sono 25.000 euro!

 

Un regalo per Charlie?

Per ricordare il suo gesto, una mensa oggi in Malawi porta il suo nome. Per il suo ultimo compleanno Charlie ha però ricevuto un regalo: l’unico dono che lo avrebbe fatto veramente felice, ossia visitare la scuola del Malawi e incontrare i bambini che la frequentano!

Cosa ne pensate care unimamme? Quante volte tendiamo a sottovalutare la capacità dei bambini di comprendere il mondo circostante. Questa storia ne è un perfetto esempio.

 

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