Abituare i bambini all’acqua può salvare loro la vita: avete mai sentito parlare Infant Self Rescue (ISR)? Se una mamma lo vede per la prima volta penso che le prenda un tuffo al cuore, ma ancora una volta, loro – i nani – sanno sorprenderci.
Si tratta di una manovra che consiste, più o meno letteralmente, nell’abbandonare il bambino nell’acqua e lasciare che si salvi da solo. Terrorizzante, vero? Sì, beh, effettivamente lo è, ma imparare a far prendere contatto con l’acqua è fondamentale affinché non rischi cose ben più gravi.
Certo, si può prevenire: innanzitutto non bisogna mai lasciare un bimbo vicino ad una vasca o una piscina da solo, come era successo alla piccola Alayna Ishmael di 2 anni, che lo scorso agosto ha rischiato di affogare in una fontana dei grandi magazzini negli Stati Uniti. Fortunatamente tutto si è concluso per il meglio, visto che la mamma è arrivata in tempo prima che potesse succedere una tragedia, ma non sempre finisce così.
Secondariamente, se si riuscisse a far frequentare ai bambini dei corsi di nuoto, quelli dove sono ammessi anche i genitori, si potrebbe abituare il piccolo alla presenza dell’acqua: d’altronde hanno un ricordo di quando nuotavano nel liquido amniotico e quindi per loro è come un ritorno “alle origini”, perchè l’acqua ha una temperatura tra i 28° e i 30°, esattamente come il grembo materno.
Se siete scettici, guardate il video della piccola Grayson di 8 mesi: ne rimarrete esterrefatti, così come i 2 milioni di utenti che hanno visto il video su Youtube.
E voi unimamme, fareste fare questo corso ai vostri piccoli?