Decidere di abortire perché il sesso del nascituro non corrisponde ai desideri dei genitori, e più precisamente perchè è femminile!
Accade anche in Gran Bretagna, come denuncia il Daily Telegraph raccontando una vicenda risalente al febbraio 2012, su cui il Ministro della Salute vuole fare luce in quanto le prove sono lampanti, essendoci dei filmati.
Alcuni reporter del Daily Telegraph, infatti, sulla base di informazioni ricevute in merito all’esecuzione di aborti “selettivi” clandestini, hanno accompagnato delle donne in gravidanza in 9 cliniche del paese, e filmato di nascosto gli incontri con i medici. Due i dottori che si sono rivelati consenzienti anche dopo che la madre ha ammesso di voler procedere con l’aborto proprio a causa del sesso del nascituro.
L’aborto selettivo, frequente in alcuni Stati come Cina, Georgia, Armenia, Arzebaijan, e India, in Gran Bretagna è espressamente vietato dalla legge. Ciò nonostante, le autorità giudiziarie hanno deciso di non perseguire i due professionisti per motivi di «interesse pubblico», e così facendo hanno lasciato alle autorità mediche la mera possibilità di adottare misure ritenute idonee nei confronti dei medici, di tipo deontologico.
Viene spontaneo chiedersi il perchè di tale inerzia da parte delle autorità giudiziarie, quale è questo “interesse pubblico“, e soprattutto il perchè avvengano anche in Gran Bretagna casi di “aborto selettivo“.
In India, in alcune zone particolarmente povere, la donna è da sempre considerata come una spesa che si dovrà sostenere, in quanto parte dei beni della famiglia dovrà andare al futuro sposo come dote. Anche se spesso l’aborto selettivo è scelto anche dalle donne benestanti, che semplicemente preferiscono un maschio che “continui” il nome della famiglia.
Altrove, come in Cina, dove vige la politica del figlio unico, l’aborto viene praticato laddove ci si trovi in attesa di un eventuale secondo figlio. Ma alla fine anche qui conta il sesso del nascituro: nel 2010 su 118 maschi c’erano solo 110 ragazze. In scala nazionale vivono 37 milioni di maschi in più rispetto alle donne.
Ma in Gran Bretagna, cosa spinge le donne a non voler partorire “future donne”?