Mentre la politica italiana ha posto il veto sulla stepchild adoption, la giurisprudenza fornisce altre risposte alle coppie omosessuali nelle “adozioni in casi particolari”.
Stepchild adoption incrociata: il sì di un tribunale romano
Il tribunale per i minorenni di Roma ha riconosciuto un’adozione incrociata a una coppia di donne, stabilendo quindi all’una di adottare la figlia biologica dell’altra.
Le bambine, che adesso hanno 5 e 8 anni sono nate da una donna e dall’altra sua compagna grazie all’inseminazione praticata in Danimarca.
D’ora in avanti le bambine avranno lo stesso cognome ma non potranno dirsi invece ufficialmente, sorelle.
Questo caso spicca in modo particolare perché ciascuna donna era mamma biologica di una figlia e chiedeva, appunto, che fosse riconosciuta l’adozione dell’altra.
Francesca Quarato, socia di rete Lenford e componente del gruppo legale di famiglie Arcobaleno ha rappresentato la coppia ottenendo al sentenza a favore.
“In questo modo ognuna ha un genitore biologico ed un genitore sociale, entrambi con piena e pari capacità e responsabilità genitoriale”.
“Il Tribunale per i minorenni di Roma ha avuto riguardo esclusivamente all’interesse delle minori a vedere riconosciuto e tutelato il rapporto genitoriale che ciascuna ha con la madre sociale, rapporto che dunque si affianca senza sostituirlo a quello con la madre biologica, arricchendo la sfera delle relazioni delle bambine”.
A proposito di queste sentenza Maria Grazia Sangalli, presidente di Rete Lenford e Marilena Grassadonia sono molto soddisfatte del risultato ottenuto. La Sangalli infatti dichiara su Il Mattino “in mancanza di una normativa sull’adozione da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso il percorso per giungere all’adozione da parte di queste coppie è possibile solo interpretando la normativa in vigore in senso ampio ed evolutivo”.
La cosiddetta adozione in casi particolari conferisce però garanzie minori rispetto alla genitorialità piena e legittimante, oltretutto questo tipo di adozione può essere ritirata.
Unimamme, solo qualche anno fa in Italia è stato approvato il primo caso di adozione di una figlia biologica per una coppia omosessuale, ma il cammino per i riconoscimenti dei diritti dei figli di queste coppie è ancora lungo e non facile.
Voi cosa ne pensate? Sapevate che le figlie di questa coppia, pur avendo lo stesso cognome, non sono ritenute vere “sorelle” dal punto di vista legale? E cosa pensate del fatto che questa adozione possa essere ritirata?