Nella famiglia Fried l’adozione riveste un ruolo molto importante. Tutto è cominciato nel 1987 quando la mamma Michele, fondatrice e capo esecutivo dell’agenzia no profit Adoption Star ha cominciato ad interessarsi in maniera quasi “ossessiva” a questo processo in seguito all’adozione del figlio maggiore.
“Mio marito mi ha suggerito di aprire un’agenzia di adozioni o scrivere un libro” ha dichiarato la donna. Così Michele ha lasciato l’insegnamento per entrare in questo campo, aprendo la sua agenzia qualche anno dopo.
Dopo il primo figlio Michele Fried e suo marito hanno avuto altri 8 bambini anche se lei è è restia a identificare i figli adottati e quelli no, nonostante sia facile intuirlo guardandoli in foto.
Mentre Michele e suo marito sono bianchi alcuni dei figli sono afroamericani o di origine latina. Ci sono anche tre figlie con la Sindrome di Down.
“Siamo magnificamente mischiati” dichiara la mamma a Today. Purtroppo, molte volte, le persone amano identificare i figli adottati da quelli che hanno un legame biologico coi genitori.
“Questa è una specie di fisima per noi, è come se riducesse i figli adottati a cittadini di seconda classe e nella nostra famiglia non è così”.
Così, in occasione di un compito nel suo corso di discorso alla scuola superiore la figlia Zenobia ha disegnato la sua famiglia con la scritta “la famiglia non è il sangue”, disegno che ora penzola dal muro della cucina come fonte di ispirazione.
“Non condivido il DNA con la maggior parte dei miei fratelli e sorelle e siamo tutti molto diversi, non siamo dello stesso colore, non abbiamo tutti 46 cromosomi e alcuni sono arrivati un po’ dopo gli altri”.
“La famiglia non è sempre il sangue. Si tratta delle persone nella tua vita che ti vogliono e loro, gli unici che ti amano a dispetto di tutto”.
Zenobia, ad esempio, è recentemente diventata sorella della sua migliore amica che ha lasciato dietro di sé una casa dove si compivano abusi. E’ stata lei la decima che si è aggiunta a questa grande e incredibile famiglia.
Spesso le chiedono “quale dei tuoi fratelli sono davvero tuoi” fratelli e sorelle?”
“Come se nessuno di loro fosse reale” commenta la ragazza.
Michele aggiunge che spesso lei e suo marito vengono canzonati su quale dei figli sia il preferito. “Io e mio marito rispondiamo: siete tutti in cima alla classifica! Non importa che età abbiano. Amano la risposta. Amano quando rispondo così!”.
Unimamme, come testimonia questa storia l’adozione è una bellissima esperienza, noi vi invitiamo a leggere anche la vicenda di una coppia in viaggio per incontrare il loro futuro figlio.
Voi avete mai preso in considerazione l’adozione? Conoscete qualche coppia che ha adottato uno i più bambini?