Una neo mamma lo sa: dopo aver partorito il suo corpo non è quello a cui era abituata. Per 9 mesi si è spalmata sul pancione l’olio di mandorle per evitare che le smagliature comparissero e poi – nonostante tutte le attenzioni – si vede sgonfia come un palloncino, con il ventre raggrinzito e con le tanto odiate “lines”, ovvero quelle linee rosse e poi bianche che sono come delle cicatrici.
Complice la pubblicità e la società che vuole la donna perfetta già a poche settimane dal parto (mentre ci vogliono 19 mesi), molte di noi si sentono in colpa per essere fuori forma e magari nascondono il proprio ventre sotto strati spessi di vestiti. La stessa cosa succede quando magari si fa una dieta dimagrante e si perdono tanti chili: la sensazione di non sentirsi a proprio agio nella nuova forma può portare a nascondere il risultato sorprendente costato fatica e sacrifici.
Perché allora non provare a pensarla al contrario? Perché non considerare le tante odiate smagliature, che cerchiamo di combattere con creme e cremine, come un segno di bellezza? Ce l’ha già dimostrato la fotografa Jade Beall con il suo progetto “The bodies of mothers” che il corpo delle madri può essere meraviglioso; e allora perché non può esserlo anche per ogni altro evento della vita? Per questo è nata una campagna social che sta avendo grande successo e che invita le donne a vedere le proprie imperfezioni come segno di unicità.
“Ama le tue smagliature”: su Instagram già più di 100mila followers
Sono donne comuni, mamme che hanno appena avuto un figlio (“Sono fiera delle mie smagliature perché rappresentano ciò che il mio corpo è capace di fare: crescere due bellissimi bambini in salute”), ma anche che sono dimagrite per i più svariati motivi o che hanno racconti forti alle spalle.
Hanno postato su Instagram le foto delle proprie pance, delle gambe, della schiena solcate dalle smagliature. Finora sono state inserite circa 373 foto tutte in bianco e nero, accompagnate da diversi racconti. C’è chi dice: “Non mi sono mai accettata con il mio corpo. Oggi è stata la prima volta che mi sono guardata allo specchio e ho pensato. “Amo il mio corpo, smagliature, cicatrici e tutto”. Oppure ancora: “Da quando avevo 10 anni ho avuto propositi di suicidio. Mi hanno abusata e sono stata vittima di bulli da quando ne avevo 9. Ora attravero la terapia ho realizzato che le mie cicatrici non sono sa cancellare, ma da abbracciare, che ora sono parte di me”.
Un bellissimo progetto che insegna alle donne a rispettarsi di più e a non vergognarsi di ciò che si è. Perché ognuna di noi è unica.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Unimamme noi vi lasciamo con la lettera di un marito innamorato dedicato alla moglie che voleva ritoccare le smagliature.