E’ arrivata l’estate ormai da un po’ e con essa il fatto che le scuole sono chiuse.
L’asilo per fortuna è andato avanti fino a fine giugno, ma per tutto luglio Paola sarà a casa e avere due figlie mentre si deve lavorare non è proprio il massimo. Non tanto per noi, quanto per loro che finiscono per annoiarsi. Noi facciamo di tutto affinché ciò non accada – anche se non ci trovo nulla di male nella noia – visto che ci siamo divisi i compiti: quando lavoro io, mio marito sta con le bambine e viceversa.
Perché non abbiamo mandato Paola ad un centro estivo? Sicuramente sarebbe stato per lei più divertente, ma per le nostre finanze è decisamente troppo costoso. Per l’intero mese, considerando che il centro estivo più economico costa 100 euro a settimana, avremmo speso appunto 400 euro. La verità è che i bambini costano, soprattutto in estate.
A dirlo non solo noi genitori, ma una ricerca di Groupon in cui si dice che il costo per ogni figlio è davvero esorbitante!
Quanto costano i bambini d’estate?
Se non si possono avere a disposizione i nonni, i genitori che lavorano fuori casa devono per forza far ricorso al centro estivo, che appunto non è molto economico. Secondo Adoc, Associazione Difesa Orientamento Consumatori, soltanto il 25% delle famiglie riesce a sostenere le spese:
- i centri estivi privati offrono servizi base (assistenza, giochi e pasti) e completi per bambini dai 3 ai 14 anni. Si spendono in media 165 euro a settimana con sconti dal 10% al 20% per i fratelli
- centri estivi comunali costano in base all’ISEE tra i 35 e i 45 euro, con riduzioni dal secondo figlio in poi, mentre è gratis per ISEE molto bassi (questo dipende dal comune)
- la baby sitter costa in media 50 euro a bambino a settimana
Un altro studio condotto da Groupon spiega che:
- i genitori spendono in media 244 euro per le attività ricreative a cui si aggiunge il costo in più delle bollette per la tv e i computer che sono accesi quando i bambini sono a casa. La cifra totale, aggiungendoci anche il cibo, è di 405 euro al mese.
- i genitori poi s’impegnano particolarmente a non farli annoiare, trovando 144 diverse attività per intrattenerli e una media di 15 nuovi giochi a settimana.
C’è inoltre da aggiungere che il problema da noi è molto sentito perché le settimane di vacanza estiva da scuola sono 10, contro ad esempio le 9 della Spagna, le 8 della Francia e le 6 della Germania e dell’Inghilterra. In Germania, infatti, le settimane sono distribuite durante l’anno scolastico e non concentrate, come da noi, tutte in estate.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla dei 5 modi per rendere l’estate dei bambini il più creativa possibile.