I dati sono agghiaccianti, ogni due minuti in Europa scompare nel nulla un bambino.
I minori che fuggono dalle guerre e dalle miseria dell’Asia e dell’Africa sono il nuovo bacino di utenza.
Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, non usa mezzi termini: “ I bambini e adolescenti stranieri che arrivano nel nostro Paese sono soli e rischiano di scomparire, coinvolti in traffici illeciti, devianti e vittime della tratta, impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale”.
10 mila bambini scomparsi: i dati agghiaccianti del Telefono Azzurro
Ebbene, anche oggi che viviamo nell’era della tecnica, dove siamo rintracciabili ogni secondo della nostra vita (pubblica e privata), grazie ai computer, i cellulari, i navigatori satellitari, dove il nostro nome risulta ovunque grazie ai conti bancari, gli acquisti con carte di credito, ebbene ciò nonostante in Europa scompare un bambino ogni due minuti. A dichiararlo è l’Ufficio europeo di polizia (EUROPOL), 10 mila piccoli rifugiati risultano dispersi dopo il loro arrivo nel Vecchio Continente. E la cifra potrebbe risultare sottostimata, dato che molti minori scompaiono prima di essere identificati e registrati dalle autorità competenti.
Nel mese di febbraio 2016, ad esempio, i bambini migranti scomparsi in Ungheria, dopo pochi giorni passati negli istituti di accoglienza, hanno raggiunto un tasso del 95% e in Slovenia l’80%. In Svezia scompaiono dai 7 ai 10 minori ogni settimana. E in Austria si ha la notizia di ben 100 bambini scomparsi da un solo istituto.
In Italia non siamo da meno, e solo nei primi 3 mesi del 2016 si hanno 33 segnalazioni ricevute.
Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, membro del board Missing Children Europe e delegato dalla stessa MCE, nel corso dell’evento “Bambini scomparsi, sfruttati, non accompagnati: i rischi di un’infanzia senza futuro“, tenutosi a Roma il 25 maggio, ha posto l’attenzione sul fenomeno dei minori migranti e non accompagnati.
E proprio il 25 maggio di ogni anno ricorre la Giornata Internazionale per i Bambini Scomparsi. l’evento si tiene dal 1983 ed è nato per ricordare il piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio 1979. La celebrazione avviene per lanciare un messaggio di speranza a tutti i genitori che non hanno più i loro figli con sé, e non sanno che fine abbiano fatto.
I dati a livello mondiale fanno tremare i polsi: 8 milioni di bambini scompaiono ogni anno, ossia 22mila ogni giorno.
E Caffo sostiene che è necessaria una maggiore partecipazione delle istituzioni tutte, non solo per prevenire la scomparsa dei minori stranieri non accompagnati, vittime delle tratte più ignobili, ma anche rafforzare concretamente i centri di accoglienza e smistamento. Operare forme di integrazione più efficaci e monitorarle nel tempo.
In Europa, lo scorso anno, sono risultate 209.841 chiamate dalla rete europea per i bambini scomparsi e di queste:
- 54% segnalazioni per fughe da casa
- 29% sottrazione parentale
In Italia, lo stesso anno, sono stai 163 i casi di bambini scomparsi per i suddetti motivi e gestiti da Telefono Azzurro, attraverso
- il 116.000,
- il Centro Nazionale di Ascolto 19696
- e il servizio 114 Emergenza Infanzia.
Nel dettaglio, ecco la suddivisione per classi di età:
A complicare le cose è stata l’interruzione dei finanziamenti da parte dell’Unione Europea ai quali molte di queste linee fanno affidamento. L’inevitabile riduzione delle risorse impiegate ha costretto a non dare delle risposte al 39% delle chiamate ricevute.
L’Europa che condanna la Grecia, che vede sempre più Stati volersi sfilare dall’Unione, che chiede di tagliare le spese sociali per i pareggi di bilancio, che chiede di togliere i diritti ai lavoratori (vedi il famoso articolo 18 in Italia e articolo 2 in Francia), taglia i fondi per aiutare l’umanità più fragile.
Cari Unigenitori, voi cosa ne pensate?