Bullismo e cyberbullismo: la prima giornata nazionale per conoscerli

Bambino viene deriso dai compagni di scuola

Non bisogna scherzare con il bullismo e il cyberbullismo, visti anche i recenti fatti di cronaca avvenuti, tra cui quello al Collegio San Carlo di Milano.

Bisogna imparare a conoscerli e insegnare i ragazzi a difendersi, dando loro gli strumenti per non subire e per reagire di fronte a situazioni di pericolo.

Oggi si celebra la Safer Internet Day 2017 (#SID2017), la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete voluta dalla Commissione Europea giunta alla sua XIV edizione; in concomitanza per la prima volta in Italia viene celebrata la prima giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola che s’intitola “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”.

Bullismo e cyberbullismo: impariamo a difenderci

La giornata è stata voluta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola. A Roma infatti si tengono all’ex Caserma Guido Reni  a partire dalle ore 9.30 una serie di incontri tra esperti e ragazzi per dialogare sul problema. Tra i presenti, oltre al Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, anche Filomena Albano, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Roberto Sgalla, Direttore Centrale della Specialità Polizia di Stato, Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia di Save The Children, Ernesto Caffo, Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus.

All’evento parteciperà anche Generazioni Connesse”, il consorzio italiano coordinato dal MIUR per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola.

Quest’anno ad essere oggetto di ricerca sono i ragazzi tra i 14 e i 18 anni e in particolar modo la loro attività on line.

L’indagine sull’hate speech (linguaggio di odio) fatta da Generazioni Connesse, Skuola.net e Università degli Studi di Firenze ha riscontrato che:

  • il 40% degli intervistati dichiara di trascorrere on line più di 5 ore al giorno.
  • Whatsapp è il social preferito con  l’80,7%, seguito da Facebook (76,8%) e Instagram (62,1%).
  • il 14% dichiara di non controllare mai  se una notizia sia vera o falsa
  • tre intervistati su 10 (il 29%) hanno messo un “like” ad un post che insultava o criticava aspramente un loro coetaneo
  • 1 su 10 ha commentato con insulti o criticato “aspramente” un coetaneo sui social network.
  • quasi 3 ragazzi su 10 (il 28%) di persona non avrebbero usato le stesse parole.
  • se incontrassero qualcuno che insulta un coetaneo il 14% dei ragazzi non agirebbe pensando “non è una cosa che mi riguarda”.
  •  l’11% dei giovani approva gli insulti al personaggio famoso in virtù di una più generale “libertà di esprimere ciò che si pensa”.
  • il 13% ammette di aver insultato un personaggio famoso on line

Presenti tra gli altri nella giornata anche le aziende come Facebook e Canon che insegneranno ai ragazzi come tutelarsi sul web e come fotografare consapevolmente per evitare problemi futuri.

Infine ci sarà la presentazione del nuovo spot televisivo contro il bullismo, ideato con la collaborazione delle studentesse e degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “S. Pertini” di Alatri, in onda sia in chiaro sia sul satellite.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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