I neo genitori sono spesso impreparati ad affrontare le coliche gassose del proprio bambino. E malgrado l’ironia di molti e la faccia di circostanza di altri, di fatto le coliche del bambino mettono alla prova la pazienza e la soglia della stanchezza dei genitori.
Spesso a questo si associa una sensazione di inadeguatezza nella neomamma che non va mai sottovalutata. Affrontiamo insieme una questione alla volta e vediamo cosa sono e come affrontare questo “nemico” tutt’altro che silenzioso!
Coliche gassose nel neonato: cosa sono e come si manifestano
Le coliche sono un evento molto frequente che generalmente colpisce i lattanti sotto i tre mesi di vita.
Come le riconosciamo?
Un attacco di coliche gassose è caratterizzato da un esordio improvviso generalmente nelle ore pomeridiane o serali, di pianto intenso, acuto e difficilmente consolabile.
L’addome del neonato è in genere è disteso e le gambe sono flesse sull’addome. Il volto è paonazzo, i piedi possono essere freddi e le mani serrate.
Da che cosa sono causate?
Il dolore è provocato dalla rapida distensione della parete intestinale determinata dal passaggio di bolle d’aria. Non esiste una sola causa in grado di spiegare completamente il fenomeno. Sono chiamati in causa
- fattori ambientali, come l’ansia dei genitori
- fattori legati all’alimentazione, come l’uso di cibi ricchi di carboidrati
- possibili allergie o intolleranze al latte o ad altri cibi assunti dalla mamma
- l’eccessiva deglutizione d’aria, legata alla fame e alla non perfetta coordinazione della suzione.
Cosa si può fare per prevenirle o curarle?
Poiché le cause possibili sono diverse e a volte contemporanee anche i trattamenti saranno differenti.
È comune l’osservazione che l’emissione di feci e gas produca temporaneo sollievo al lattante. Di conseguenza cullare il piccolo tenendolo in posizione prona sull’avambraccio così come praticargli dei massaggi della parete addominale sono accorgimenti che possono apportare un beneficio immediato, anche se temporaneo.
Offrire al piccolo un ambiente familiare emotivamente stabile, senza eccessi d’ansia può rendere le coliche meno frequenti e durature.
Inoltre, favorire l’emissione d’aria durante le pause della poppata può d’ essere d’aiuto.
Ricordate che anche un’alimentazione eccessiva o troppo scarsa può favorire l’insorgenza di coliche. Tuttavia, solo su indicazione del pediatra curante si potrà somministrare medicine o modificare la dieta.
Per quanto tempo durano?
È difficile che i lattanti abbiano coliche gassose dopo il 3° mese di vita. I genitori devono sapere che, per quanto disperata possa sembrare la sintomatologia si tratterà di un evento destinato a sparire così come si è presentato.
E se dopo i tre mesi piange ancora disperatamente? Vuoi vedere che sono i dentini? Ma questa è un’altra storia.
E voi unimamme, sapevate già tutto?