Chi dei genitori impiega più tempo a comunicare “verbalmente” con il proprio figlio appena nato? Se pensiamo al classico immaginario di famiglia italiana la risposta apparirebbe scontata. Mediamente la madre trascorre più tempo con il piccolo e di conseguenza ha più opportunità di contatto. Ma se analizziamo madri e padri e i loro comportamenti a parità di tempo trascorso insieme al neonato cosa scopriamo?
Le mamme sollecitano maggiormente la comunicazione con i figli
La ricerca di cui si parla su Science News e di cui vi sveliamo i dati ha carattere universale e mostra innanzitutto come non ci siano differenze di lingua e cultura riguardo i comportamenti di comunicazione verbale tra genitori e neonati.
Lo studio condotto dal pediatra Betty Vohr del Women & Infants Hospital, ha coinvolto circa 70 bambini e rispettivi genitori. Sulle giacche dei genitori è stato piazzato un microfono in registrazione per circa 10 ore al mese.
L’acquisizione delle “conversazioni” tra neonato e genitori sono state fatte ad 1 mese dalla nascita del piccolo e poi a 7 mesi, e solo nei momenti in cui entrambi i genitori erano presenti con il figlio.
I risultati complessivi hanno dimostrato che le madri parlano con i piccoli circa 3 volte di più dei padri.
Si è scoperto che le differenze tra papà e mamma sono considerevoli:
- le mamme parlano o sussurrano al piccolo anche mentre mangiano o vanno al bagno,
- i papà sono più silenziosi.
Ci poi sono momenti in cui il neonato tenta di rispondere alle sollecitazioni del genitore, emettendo suoni o espressioni che intavolano una “conversazione” ed in cui la risposta del genitore dovrebbe avvenire entro 5 secondi. Questi giri di conversazione sono esercizi importanti che aiutano ai bambini ad apprendere i flussi di base della comunicazione. Ebbene è proprio in questi momenti che le differenze tra papà e mamma sono più evidenti:
- le madri controbattono a questi “versi” comunicazioni con percentuali che vanno dall’88 al 94% delle volte;
- i papà rispondono a queste sollecitazioni dei bambini solo nel 27% dei casi.
Un dato significativo, ma che non può essere acquisito poiché necessiterebbe un maggiore approfondimento e maggiori test, riguarda le differenze di approccio e risposta delle madri rispetto al genere dei figli. Sembra infatti che le mamme risponderebbero con più vocalizzazioni alle figlie femmine piuttosto che ai maschietti. Se così fosse provato questo potrebbe spiegare in parte perché le bambine maturano leggermente prima dei maschietti.
Insomma, molte indicazioni e spunti interessanti sono pervenute da questa osservazione. Parlare e interagire anche verbalmente con i bambini, anche molto piccoli, è un bene ed incide sul loro sviluppo. Ricordate quell’esperimento, di cui vi abbiamo mostrato anche il video, che mostrava le diverse reazioni del bambino di fronte la mamma impassibile?
Voi care Unimamme cosa ne pensate? Voi come vi comporterete con i vostri piccoli o come vi siete comportate?