In passato era abituale che le mamme preparassero il corredino per i loro bimbi e che trascorressero molto tempo della loro gravidanza impegnate in attività manuali. Per le mamme di nuova generazione è invece molto difficile imbattersi in un ago, ma la maternità può facilmente risvegliare la creatività e le doti manuali.
Quando “creare ha un valore inestimabile”: i doni delle mamme ai bambini ancora nella pancia
Mentre ero in dolce attesa ho vissuto una piacevole esperienza partecipando ad un laboratorio creativo svoltosi presso la “Casa dei bimbi“, di cui vi abbiamo già parlato relativamente all’Isola delle Fiabe. Obiettivo del laboratorio era realizzare “speciali doni” per i futuri bambini.
“Profumo di latte, musica e parole” è il laboratorio dedicato alle gestanti diretto da 2 donne speciali:
- Giovanna Scatena, la “Signora delle favole”, dedita alla proposta di letture e musiche,
- Emma Mandelli, puericultrice e artista, che ha proposto e condotto una serie di incontri con cadenza quindicinale dedicati alla creatività, al lavoro grafico-pittorico e al cucito volti alla realizzazione di un pupazzo morbido e di un piccolo libro di stoffa per i nostri bambini.
Il lavoro manuale in cui noi mamme ci siamo cimentate ha rappresentato un percorso di preparazione alla nascita sviluppato in quei nove mesi fondamentali per organizzarsi ad accogliere il bambino.
“Profumo di latte, musica e parole”: perchè questo nome?
Il nome deriva dal fatto che si i è trattato di un laboratorio multisensoriale.
L’olfatto è il senso dominante durante la gravidanza sia per la mamma che per il bambino e, come gli altri sensi, è fortemente legato alla memoria ed è quello che ci regala quel “profumo inconfondibile della maternità” di cui parla il laboratorio.
Gli odori incidono molto sullo stato emotivo del neonato e, quando sta in braccio, è il “profumo” del latte misto a quello della pelle della mamma a calmarlo.
Un oggetto di stoffa intriso di profumi, odori a lui familiari potrà successivamente rassicurarlo e, quando crescerà, potrà anche utilizzarlo come oggetto transizionale, per aprirsi al mondo esterno.
A sua volta l’esperienza uditiva dell’ascolto di letture e musiche proposte dalla “Signora delle Favole”, in particolare le “Sette regole d’oro” di Paola Rolando Tomat e la “Ventunesima Sinfonia” di Mozart, si è trasformata per le mamme in esperienza visiva e tattile durante la realizzazione del libro di stoffa e del pupazzo di diverse forme (una nota musicale, una chiave di violino, delle lumachine, ecc.) da donare ai nostri figli al momento della nascita, in ricordo delle esperienze vissute nella pancia della mamma.
Vi ho incuriosito? Bene, allora preparatevi, perché ora scoprirete il valore profondo dello scambio avvenuto tra le mamme.