Crescere un figlio senza il padre. Mamma sola

La società moderna ci ha abituato a realtà diverse da quelle in cui molti di noi sono cresciuti: noi donne ci siamo abituate a vedere crescere i nostri figli, spesso, senza i loro padri, e questo ci rende ancora più forti.

Mamma e figlio neonato nel letto

Il “sesso debole”, come ci descriveva la storia sino a pochi decenni fa, è ora il sesso più impegnato: la donna è moglie, compagna, amica, amante, lavoratrice e madre, mentre l’uomo non sempre sceglie di essere padre.

Essere padre, non è solo una scelta, è una responsabilità, è riconoscere nel figlio nato la propria vita, ebbene, care mamme, questi impegni non sempre vengono condivisi dai nostri compagni, spesso viene scelte la strada apparentemente più semplice, quella di “scappare”.

Una donna, una mamma lo è tale per natura, non è necessario avere accanto un uomo per essere una mamma, ma è necessario saper amare il nostro cucciolo,che merita una vita dignitosa, una vita che una mamma può garantirgli anche se sola. Tra l’altro, una mamma non è mai sola, ha accanto il compagno/a di vita più fedele che non abbia mai avuto, ha accanto il figlio che ha voluto, ha accanto un dono divino, per questo care mamme, se vi trovate  a crescere un figlio da sole, non dovete  avere paura di nulla, ma  concentratevi sui vostri  figli e trovate in quell’amore infinito la forza di non arrendersi ed andare avanti.

Roberto Genovesi, noto scrittore, in un passo del suo romanzo“La vendetta di Augusto”scrive:”ma c’è differenza tra un genitore ed un padre? È possibile chiamare un uomo padre solo per il fatto che ci ha fatto nascere? Io non credo.

Io, al contrario, sono convinto che la dignità di essere padri derivi dalla consapevolezza di una scelta.

Tutti sono capaci di generare figli , sia gli uomini che gli animali, ma non tutti sono in grado di prendersi sulle spalle la responsabilità di una vita che cresce e di sacrificare ad essa il futuro, le aspirazioni”.

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