La maternità, a volte, non porta solo gioia e felicità nonostante la stanchezza di doversi occupare di un bimbo piccolo, in alcuni casi, in Italia, per esempio, si parla del 10% delle mamme, comporta problemi di salute mentale come la depressione post partum.
In America il 70% delle donne diventate madri sperimenta il “baby blues”, ma solo 16% viene colpita dalla depressione post partum.
Per questo è utile che sempre più ricercatori si interessino di quest’argomento di cui, purtroppo, si parla ancora troppo poco.
Uno studio recente dell’University of North Carolina ha dimostrato come esistano 3 diversi sottotipi del disturbo.
Depressione post partum: 3 diversi stadi
Secondo questa ricerca alcune donne mostrano sintomi depressivi già durante la gravidanza.
“Una valutazione approfondita della storia delle donne è necessario guidare opportune decisioni cliniche e di trattamento” riferisce la dottoresssa Dr. Samantha Meltzer-Brody del Perinatal Psychiatry Program dell’Università che ha svolto la ricerca.
Ecco come si è svolta la ricerca:
- i dati analizzati riguardavano 10 mila donne e sono stati raccolti durante studi precedenti
- è stata adottata la tecnica dell’analisi di classe latente
- l’analisti di classe latente: è un metodo statistico utilizzato per creare sottogruppi all’interno di una classe, quella delle donne con depressione post partum
- le donne sono state suddivide in 3 classi
- 1° classe: avevano sintomi piuttosto gravi
- 2° classe: avevano sintomi medio gravi
- 3° classe: presentavano sintomi depressivi già durante la gravidanza come ansia, umore basso, complicazioni, idee suicide
Non solo il personale clinico deve essere a conoscenza delle diverse modalità in cui può presentarsi la depressione post partum, ma anche le mamme dovrebbero essere più consapevoli dei sintomi.
Tra i soggetti più a rischio di depressione post partum ci sono:
- donne che hanno già sofferto di depressione
- donne molto giovani
- donne che hanno già avuto altri figli
Di recente sono stati scoperti altri fattori di rischio sui quali si può agire come nel caso del dolore al momento del parto mitigato dall’epidurale, mentre un altro studio finlandese ha evidenziato come le persone che temono il parto rischino 3 volte di più di cadere nelle maglie della depressione post partum.
Unimamme, queste ricerche possono aiutare sia le mamme in attesa che il personale medico a prendere provvedimenti in caso si avvertano le prime avvisaglie di malessere.
Voi che cosa ne pensate, credete siano utili?
Dite la vostra se vi va.