Unimamme, spesso noi donne insistiamo sui nostri difetti estetici, ma la storia della fotografa Victoria Haltom ci insegna che quello che noi vediamo come un difetto è invece indice della nostra unicità e simbolo della nostra storia.
Victoria è specializzata in ritratti di donne e, nel corso del suo lavoro, ha osservato che quasi tutte le sue clienti le chiedono di ritoccare qualcosa del loro aspetto.
“Sono passata dal ritoccare piccoli difetti e togliere addirittura delle taglie” ha dichiarato la donna a Today.
Nel 2013 dopo aver completato un servizio ha ricevuto una e-mail da parte del marito della cliente che inizialmente l’ha lasciata turbata, ma che l’ha fatta anche riflettere sul suo lavoro.
La fotografa ha deciso di condividerla sui social network dove è diventata virale.
La donna in questione aveva delle immagini sensuali da regalare al marito per Natale e aveva chiesto a Victoria di ritoccarle la cellulite, le smagliature, il grasso e le rughe.
In pratica l’aveva trasformata in un’epitome di ciò che sogna una donna. Ecco il testo della mail ricevuta dal marito:
“Cara Victoria, sono il marito di … e ti scrivo perchè ho recentemente ricevuto un album contenente immagini che tu hai scattato a mia moglie. Non voglio che tu pensi che io sia in qualche modo arrabbiato con te…ma ho qualcosa su cui riflettere che vorrei darti. Sto con mia moglie da quando avevamo 18 anni e abbiamo avuto 2 bellissimi bambini. Abbiamo avuto molti periodi buoni e meno buoni negli anni e penso…, beh, SO che mia mogli ha voluto queste foto per me per “rendere piccanti” le cose. A volte si lamenta che io non la trovo attraente, e che non mi criticherebbe se me ne trovassi una piu’ giovane. Quando ho aperto l’album che mi ha dato, il mio cuore è saltato. Queste foto…sono bellissime e tu sei una fotografa molto dotata…ma queste non sono mia moglie. Hai fatto sparire ciascuno dei suoi “difetti”… e mentre sono sicuro che questo fosse esattamente ciò che ti ha chiesto, hai cancellato completamente tutto ciò che ha creato la nostra vita. Quando hai cancellato le sue smagliature hai portato via la testimonianza dei miei bambini. Quando le hai tolto le rughe le hai cancellato due decadi delle nostre risate e delle nostre preoccupazioni. Quando hai eliminato la cellulite le hai portato via il suo amore per i fornelli e tutte le bontà che abbiamo mangiato negli anni. Non ti sto dicendo questo per farti sentire orribile, stai solo facendo il tuo lavoro e lo capisco. Ti sto scrivendo per ringraziarti. Vedere queste immagini mi ha fatto capire che onestamente non dico sufficientemente a mia moglie quanto LA AMO e la adoro per come è. Lo sente così raramente che lei ha davvero pensato che queste immagini photoshoppate erano ciò che volevo e desideravo lei fosse. Devo migliorare, e per il resto dei miei giorni celebrerò lei in tutte le sue imperfezioni. Grazie per avermelo ricordato.”.
Inizialmente Victoria è rimasta amareggiata dalle parole del marito, perché riteneva la stesse criticando. “Ho pianto, mi ha portata a mettere in discussione lo scopo del mio lavoro e non vorrei mai che qualcuno pensasse che ho preso qualcuno che amavano e l’ho trasformato in qualcuno che non conoscevano“.
Alla fine però, riflettendoci, ha deciso di condividere su Facebook questo messaggio: “donne, io posso ritoccare con photoshop qualsiasi cosa ma vi incoraggio a riflettere a quante alterazioni facciamo. Le persone che ci amano ci adorano così come siamo”.
“Ho tonnellate di donne nervose che mi chiamano una o due settimane prima del servizio fotografico quando invece, prima, erano molto eccitate. Cerco di rilassare le mie clienti meglio che posso, mi ricordo della famosa e-mail e come è cambiato il mio punto di vista da quel momento. Spero che cambi anche il loro”.
Unimamme voi cosa ne pensate delle considerazioni di questa fotografa? Ritenete che anche voi che a volte le donne siano troppo critiche verso se stesse?
Dite la vostra se vi va, noi intanto vi incoraggiamo a dare un’occhiata a un servizio fotografico riguardante gli stereotipi sulla bellezza femminile.