Per educare i nostri figli ad essere sinceri, a non mentire per evitare possibili punizioni, il metodo del bastone e della carota non sempre è il migliore.
Un team di psicologi dell’infanzia, guidato da Victoria Talwar, ha reclutato 372 bambini di età compresa fra i 4 e gli 8 anni.
Figli bugiardi: per evitarlo non punizioni non servono
Sono stati sottoposti ad una “resistenza alla tentazione“: i fanciulli venivano lasciati da soli in una stanza per un minuto, con un giocattolo nascosto dietro di loro e fuori dalla loro vista, e gli veniva detto che non dovevano andare a sbirciare. Quando lo sperimentatore tornava nella stanza chiedeva ai piccoli, intanto ripresi con una telecamera a loro insaputa, se avessero rispettato i patti.
Studi precedenti a questo, che avevano usato lo stesso metodo, hanno registrato che ben il 93% dei bambini,sotto gli 8 anni, guardava il giocattolo nascosto e poi mentiva all’intervistatore.
Nel nuovo studio: dei 372 bambini sottoposti al test 251(67,5%) hanno sbirciato il giocattolo, evidenziando come i bambini più grandi fossero meno propensi a trasgredire la regola. Il 66,5% dei bambini più piccoli ha mentito, e anche qui i più grandi sono risultati più sinceri.
La nuova ricerca non si è soffermata solo sulla percentuale di bambini che mentivano, ma ha studiato il modo di approccio sugli stessi: fare appello alla loro sincerità con o senza la minaccia di punizioni.
I piccoli sono stati divisi in 6 gruppi, a ogni gruppo la questione è stata posta in modi differenti. E solo in un gruppo i bambini più piccoli hanno mostrato una percentuale incredibilmente bassa di coloro che mentivano, il 35%.
Il segreto di questo “successo”è stato nell’incoraggiare l’onesta’ nei bambini, con un duplice pronunciamento da parte del ricercatore che li invitava nella stanza:
- il primo prevedeva l’assenza di punizioni ( “se hai sbirciato il giocattolo non importa“), e dava un motivo più legato ad un “appello esterno” (” se dici la verità sono fiero di te. Sono felice se non menti“)
- nel secondo pronunciamento si chiedeva un “appello interno” alla propria coscienza, in assenza di una punizione (“è davvero importante dire la verità, non mentire è la cosa giusta da fare quando qualcuno ha sbagliato“).
Con questa dinamica la percentuale dei bambini che mentivano è scesa al 45%.
Nei casi in cui invece era prevista una punizione le percentuali di bimbi menzogneri è tornata drasticamente a salire tra il 60-80%.
Le conclusioni che si traggono, per i genitori che utilizzano la tecnica del premio o della punizione, indicano una terza via per incoraggiare i nostri figli a non dire bugie: essere sinceri rende felici gli altri, l’onesta’ paga e ci rende migliori.
E voi unimamme che tecniche usate?