I minorenni ossessionati dal porno? La loro generazione è quella dei nativi digitali: l’estrema facilità d’accesso in internet li ha resi molto più indipendenti nella modalità di scoprire il mondo, anche se virtualmente.
Uno degli universi che da sempre desta maggiore curiosità è quello del sesso. Filmati amatoriali, siti dedicati, social network, hanno reso visibile una pornografia che prima era quasi esclusivo appannaggio dei maggiorenni. I nostri figli cercano avidamente il materiale porno on line, ma non per i motivi che crediamo.
Sempre più minorenni ossessionati dal porno: i motivi
Il governo Britannico ha condotto un’analisi sui bambini che in rete ricercano materiale porno. E il dato che emerge non lascia spazio a molti dubbi: 1.4 milioni di under 18, sudditi di sua maestà ,visitano siti porno, e questa cifra si raggiunge in un solo mese.
I giovani italiani non sono da meno, se si pensa che le parole di ricerca più cliccate sono:
- massaggio,
- milf,
- sesso, ecc.
La ragazza su cui i giovani cercano più “notizie” risulta essere Sara Tommasi, di cui crediamo quasi tutti conosciamo i suoi trascorsi sul web. Ma sono i motivi per cui i ragazzi lo fanno a destare interesse, e non sono quelli che noi adulti immaginiamo.
I minori non cercano pornografia solo per una libido sollecitata anzitempo o per una curiosità che cerca di soddisfare le normali pulsioni. I giovani internauti cercano materiale pornografico per ragioni diverse:
- per accumulare “man points”, punti uomo, da usare come strumento per dimostrare la loro eterosessualità e mascolinità. Particolari che assumono una notevole rilevanza nelle scuole secondarie superiori, dove eventuali omosessualità vengono ancora viste come malattie, turpi deviazioni sessuali.
- i giovani inglesi, così come i giovani italiani, condividono il porno in rete “for the lolz” (Lots Of Laughts), letteralmente per farsi un sacco di risate. Maschi e femmine, condividono materiale a sfondo sessuale, apparentemente senza nessun imbarazzo. Video ritenuti divertenti, dove si vedono donne in atteggiamenti intimi, da sole, con uomini o con altre donne.
- qualcuno lo usa “all’antica”, cioè come un adulto per masturbarsi.
- infine ci sono i cyberbulli; loro usano il materiale pornografico come strumento intimidatorio, di coercizione nei confronti di ragazze e ragazzi più timidi e deboli.
Insomma, unimamme lo sappiamo, non è mai facile rapportarsi con i figli adolescenti, soprattutto quando si tratta di un argomento come il porno. Sapendo però che questo può nuocere seriamente ai nostri figli, che possono abusarne, diventarne dipendenti, e influenzare il loro comportamento e la loro capacità di crearsi relazioni sane, occorre interrogarci e domandarci: “so davvero cosa fa mio figlio online?“