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13° Settimana di Gravidanza

E già, sei giunta alla tredicesima settimana ovvero sei nel secondo trimestre, le preoccupazioni riguardo un aborto spontaneo sono davvero minime e tu vivi con meno ansie. Le nausee e tutti i tipici fastidi della gravidanza si sono ridotti e tutto procede nel migliore dei modi. Se, fino a oggi, per scaramanzia non avevi detto a nessuno del tuo stato di gravidanza è giunto il momento di farlo.

Tredicesima settimana di gravidanza

Il tuo bambino ormai è completamente formato, cresce e si muove nel tuo grembo anche se è ancora troppo presto per avvertirne i movimenti. Il tuo corpo ormai è florido e tu sprizzi gioia da tutti i pori, vediamo cosa succede, in questa settimana, a te e al tuo bimbo.

Cosa accade alla mamma

Di tutti i malesseri che ti hanno accompagnata fino a ora quelli che persistono dovrebbero essere la stitichezza, il bruciore di stomaco e dei leggeri mal di testa. È causa dell’aumento di progesterone nel tuo corpo. Ma, tutto sommato, concorderai con me nel dire che sono piuttosto sopportabili. Niente a che vedere con il continuo senso di nausea che ti costringeva a correre in bagno molto spesso.

Nel primo trimestre della gravidanza non sei aumentata molto di peso, e forse, addirittura, a causa delle continue nausee sei anche dimagrita. Da questa settimana in poi, invece, comincerai a prendere peso. Quello ideale secondo gli specialisti è di 400-500 grammi a settimana. La tua pelle inizierà a tirarsi per cui, per evitare di rimanere poi con tante smagliature, ti conviene idratarla e, se puoi, arricchirla con una crema antismagliature facilmente reperibile sul mercato. Dopotutto è sempre meglio prevenire piuttosto che curare.

Se avverti fastidi all’addome è normale, l’utero, ormai aumentato di volume, si fa spazio tra gli altri organi e può procurarti prurito o piccoli dolori, un ottimo rimedio è immergersi in una vasca da bagno piena di acqua calda. Chiaramente se i dolori solo forti o se noti anche un leggero sanguinamento fallo presente al tuo medico o al tuo ginecologo. L’utero, aumentando, premerà sulla vescica e ti costringerà ad andare sempre più spesso a fare pipì.

Ricorda di bere molto, almeno due litri di acqua, e cerca di muoverti quanto più possibile, infatti in questo periodo potresti soffrire di ritenzione idrica e avere mani e piedi gonfi. Evita scarpe con i tacchi, non restare seduta, con le gambe penzoloni, per più di due ore consecutive, e cerca di passeggiare, in questo modo favorisci la circolazione ed eviti il ristagno del sangue nei piedi.

Cosa accade al bambino

Il tuo piccolo è ormai lungo circa 8 centimetri e pesa intorno ai 16-20 grammi. È emozionante ascoltare il suo battito e vederlo muovere in te. Iniziano a formarsi i villi intestinali indispensabili per la digestione. Il pancreas comincia a secernere l’insulina e il fegato la bile, nel midollo spinale compaiono i globuli bianchi. Anche i suoi denti da latte sono ormai tutti abbozzati anche se coperti dalle gengive.

Si nutre ormai solo attraverso la placenta che fornisce ossigeno e tutte le sostanze necessarie per la crescita eliminando, poi, l’anidride carbonica e i materiali di scarto.

Ricorda che la placenta non riesce a filtrare, contrariamente a quanto alcune mamme sostengono, alcool, fumo e caffeina, pertanto cerca di evitare di assumerne almeno fino alla sua nascita. Stessa cosa, e ancor di più, per quanto riguarda droghe e medicine.

Il sapore del liquido amniotico dove vive il tuo piccolo cambia a seconda di quello che mangi, inizia, quindi a scoprire il senso del gusto, quindi cerca di mangiare cibi sani. Evita i cibi troppo grassi o piccanti.

Consigli validi

È importante che nella tua dieta siano presenti, in grande quantità, calcio (necessario per le ossa), ferro (indispensabile per il sangue tuo e del tuo bimbo) e acido folico (utile per la crescita del feto).

Entro questa settimana devi controllare la glicemia per scongiurare un eventuale diabete gestazionale, ovvero un elevata quantità di zuccheri nel sangue pericolosi per mamma e bimbo, che colpisce 5 donne gravide su 100.

Il diabete gestazionale, se non controllato, potrebbe causare emorragie materne successive al parto e potrebbe provocare sofferenza fetale al piccolo nonché rischi di ipoglicemia alla nascita, poiché venendo al mondo verrebbe privato di quei livelli di zuccheri di cui si nutriva in grembo. Altro rischio è l’aumento smisurato di peso del bimbo con evidenti complicazioni per la mamma durante la fase del parto, spesso, infatti, in presenza di bimbi aumentati di peso a causa del diabete gestazionale si partorisce con parto cesareo programmato.

Alcune donne, più di altre, hanno più possibilità di ammalarsi di diabete gestazionale e sono quelle che presentano uno o più di questi fattori di rischio:

  • parenti con diabete,
  • obesità,
  • precedente gravidanza con diabete gestazionale
  • età superiore ai 35 anni,
  • ipertensione arteriosa.

Questi alcuni sintomi che dovrebbero farti scattare l’allarme in presenza dei quali devi, assolutamente, avvertire il medico:

  • aumento della sete,
  • aumento ingiustificato dell’urina prodotta,
  • calo di peso immotivato,
  • nausea e vomito persistenti,
  • infezioni continue alle vie urinarie (cistite, candida, e via dicendo)
  • disturbi alla vista.