L’altro giorno ho discusso con mio marito. Siccome lui mi conosce fin troppo bene, ha capito che il motivo reale per cui stavamo litigando non era il fatto che stavo per andare a fare la doccia all’ora di pranzo. La vera ragione era il fatto che mi sentivo in colpa perché quella mattina, tipo alle 5, non avevo voglia di svegliarmi per dare da mangiare alla nana. “Che peso, ma chi me lo ha fatto fare?” mi sono detta. Ho scoperto che anche per mio marito a volte è pesante occuparsi della bambina, anche se tra i due lui sembra essere quello più equilibrato.
In quel momento, quando abbiamo condiviso la nostra stanchezza, ho amato ancora di più lui e la nostra bambina. E qui si è fatta largo in me la domanda: i figli portano davvero la felicità?
Non voglio dare facili risposte, perché, se avete letto la mia esperienza post partum, sapete bene che io con la maternità ho avuto un rapporto conflittuale. Quando ero incinta, mi immaginavo il diventare mamma come un’esperienza zuccherosa, con tutti i cuoricini e gli occhiali rosa che ricoprono il mondo.
Nessuno mi aveva spiegato quanto sarebbe stata dura e difficile. Mi avevano detto tutti che ogni cosa sarebbe venuta naturale, ma secondo me con i figli, che siano neonati o 50enni, non si finisce mai d’imparare. Io poi sono terrorizzata dai momenti in cui si ammalerà: sarò in grado di starle accanto senza mostrarle la mia preoccupazione? Quando avrà la varicella le metterò il talco mentolato sulle pustoline?
Per esempio adesso la nana piange e non so perché: è pulita, ha mangiato, ha pure un vestitino carino. Insomma, perché piange? E io ho pure una bambina (non diciamolo troppo forte) brava, che non si lamenta se non per le coliche e quando non le facciamo ascoltare Massimo Ranieri. Alla fine di una giornata può essere stancante. Però.
Però, c’è un però. Mia figlia mi sta insegnando ad essere un’altra persona: non significa migliore o peggiore, semplicemente altro. E lo fa solo con la sua presenza. Sta insegnandoci che lei è come una piccola pianta da annaffiare e che magari ci saranno dei momenti difficili. Ci sta facendo fare i conti con noi stessi e, se prima della mia gravidanza davo tante cose per scontate, ora non lo penso più.
I figli portano davvero la felicità? Ci stiamo lavorando, ma penso proprio di sì.