Tablet e smartphone, strumenti dotati di touchscreen di cui oggi non possiamo fare più a meno.
Sono sempre più evidenti, a distanza di ormai più di un decennio dal loro lancio sul mercato, gli impatti che questi dispositivi hanno su:
- le relazioni sociali
- salute
Vi abbiamo elencato i sei sintomi principali che segnalano dipendenza da smartphone, ansia e difficoltà di concentrazione possono essere alcuni di questi.
E sui nostri figli? L’impatto su di loro è altrettanto forte, tanto che da alcune ricerche una delle cause per le quali i figli vengono trascurati è proprio data dall’attaccamento spasmodico dei genitori al touchscreen.
Ma quale impatto ha l’uso del touchscreen sui bambini?
Secondo una ricerca condotta il team del Cohen Children’s Medical Center di New Yor i genitori dovrebbero stare attenti a far giocare i figli con tablet e smarthphone, l’uso del touchscreen sin da piccoli può provocare dei ritardi nell’apprendimento.
Lo studio è stato condotto su 65 coppie di genitori con bambini di circa 11 mesi di età che hanno utilizzato apparecchi touch dai 15 minuti in su fino a picchi di 4 ore!
I risultati dell’analisi sono davvero sorprendenti. Innanzitutto il sondaggio ha fatto emergere che il 60% dei genitori si è dichiarato convinto che l’uso dei dispositivi avrebbe prodotto benefici nell’educazione nei piccoli.
Molti di loro pensavano che fare applicare i bambini in giochi “educativi” sviluppasse l’intelligenza, ma non è così.
In realtà gli scienziati hanno osservato che non c’è grande differenza tra giochi educativi e non educativi in merito allo sviluppo del bambino, tuttavia coloro che hanno giocato i giochi non-educativi, come Angry Birds, avevano punteggi più bassi nei test di linguaggio sia sulla comprensione del linguaggio che sulla capacità di parlare.
Le attività principali per i bimbi con gli occhi puntati allo schermo erano:
- 30% guardare “show educativi”
- 26% usare “app educative”
- 28% premere a caso lo schermo
- 14% fare giochi non educativi
Ruth Milanaik, a capo del team medico che studia lo sviluppo e comportamentale nel centro Cohen ha dichiarato sul Telegraph: “Nella nostra clinica è stato sorprendente vedere che i genitori stavano sostituendo libri e giocattoli per bambini con smartphone e tablet. Molti genitori non sembrano portare qualsiasi altra distrazione per i loro figli, tranne i dispositivi touch screen. Ma la tecnologia non potrà mai sostituire l’interazione di un genitore con il suo bambino.”
Allora unimamme, forse non era così necessario il dato di questo studio a conferma di quanto sicuramente molte di voi si saranno accorte nella loro esperienza. Il dottor Milanaik ha anche aggiunto nella sua intervista: “Basta parlare con il vostro bambino è il modo migliore per incoraggiare l’apprendimento.”
Godiamoci i nostri figli, siamo noi genitori i loro educatori davvero insostituibili. Pensate, oggi a sette anni, molti di loro hanno già trascorso un anno della loro vita davanti a tv e videogiochi…. Vogliamo davvero che imparino dalla tecnologia?