Mezzo minuto, 30 secondi…una frazione di tempo talmente infinitesimale da non essere spesso considerata. Eppure in 30 secondi può accadere di tutto e purtroppo bastano 30 secondi perchè una vita si spezzi.
Secondo le stime proprio ogni 30 secondi un bambino nel mondo muore a causa di un incidente, di un’azione “non intenzionale”, del tutto involontaria.
Michael Hoellwarth, della Clinica universitaria di chirurgia pediatrica e adolescenziale di Graz (Austria), ha riportato questo sconcertante dato al convegno “Un mondo sicuro per i nostri bambini”, evento promosso dall’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente (ISBA) dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Le principali cause di mortalità infantile nel mondo
Secondo tale ricerca le principali cause di morte infantile sono:
- gli incidenti stradali
- gli annegamenti
- i traumi da caduta
- le ustioni
- l’avvelenamento
- il soffocamento
“Gli incidenti domestici – riporta l’ANSA – causano ogni anno in Europa circa 40mila vittime di ogni età e un milione di ricoveri. Tra queste, in Italia, si contano oltre 100 bambini. All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù 1 accesso su 10 al pronto soccorso riguarda proprio gli incidenti che si verificano in casa.”
Nella top ten dei giocattoli e delle attrezzature potenzialmente pericolosi troviamo:
- l’altalena,
- lo scivolo,
- il seggiolone,
- il fasciatoio,
- la giostra,
- la carrozzina,
- il passeggino,
- i barattoli di pillole,
- il triciclo.
E’ aumentato anche il numero dei traumi da “gonfiabili“.
Dovendo distinguere tra maschi e femmine, gli incidenti prevalgono nettamente tra i maschi, per la maggiore predisposizione a fare giochi più pericolosi, a esplorare il mondo in maniera diversa rispetto alle femmine.
I dati sono preoccupanti, ma non allarmatevi più del dovuto. Purtroppo questi incidenti accadono, ma proprio a causa della loro “involontarietà” sono inevitabili ed incontrollabili.
Essere apprensive non eviterà al vostro bimbo di farsi male, ma essere attente ed avere gli occhi aperti può diminuire la possibilità che, in seguito ad un incidente, il bimbo si possa fare davvero male.
E voi unimamme, eravate al corrente di tali dati?