Settembre ormai è arrivato, e per le mamme e i bambini si parla di inserimento. Le mamme tornano a lavoro e frequentemente sono costrette a lasciare i loro pargoli in tenerissima età presso strutture specializzate nell’accudimento dei bimbi più piccoli.
Inserimento al nido: alcuni suggerimenti
Spesso i primi giorni di inserimento possono essere problematici, sia per i genitori che per i bimbi, perciò noi di Universomamma abbiamo deciso di correre in vostro soccorso chiedendo consiglio alla Dott.ssa Silvia Rugghia, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, nonché titolare ed educatrice dell’asilo nido Baby Boom sito a Roma.
‘Le chiavi per aiutare il vostro bimbo ad ambientarsi al nido sono essenzialmente due:
- che ci sia fin da subito un rapporto di collaborazione tra genitori ed educatrici, affinchè il piccolo riesca a percepire la fiducia che la mamma ed il papà ripongono in esse e possa così vivere serenamente il distacco dalla sua figura di riferimento;
- è fondamentale che i genitori si mostrino contenti per la nuova esaltante esperienza che il bambino sta andando ad affrontare; così facendo il piccolo non si sentirà allontanato nè abbandonato dai genitori;
Genitori, state tranquilli: i bambini sono sempre bendisposti ad accettare le novità, si adattano facilmente a nuovi ambienti e rispondono in maniera positiva ai cambiamenti.
L’inserimento che si adotta in quasi tutte le strutture è di tipo graduale e si articola in circa due settimane, ma bisogna tener presente che ogni bambino è diverso, perciò si devono rispettare i suoi personalissimi tempi.
Ecco alcuni consigli pratici che vi aiuteranno a sostenere al meglio il vostro piccolo nel periodo di inserimento:
- Durante l’inserimento fate in modo che non ci siano ulteriori cambiamenti nella sua vita (non togliete il ciuccio, non togliete il pannolino etc.);
- Al momento della separazione salutatelo con decisione e non fategli percepire la vostra tristezza;
- Anche se il bambino vi saluta piangendo mentre andate via non preoccupatevi: è solo una richiesta di attenzione, smetterà non appena chiuderete la porta dietro di voi.’
Quindi care unimamme, forza e coraggio: una volta trovata la struttura giusta e l’educatrice che vi ispira fiducia, trattenete quel fastidioso groppo in gola, sorridete e siate serene … sapete che il più delle volte sono le mamme che piangono nelle sale d’attesa, mentre i bimbi giocano sereni all’interno dell’asilo?
Noi vi lasciamo con un ulteriore approfondimento sull’inserimento al nido e scuola materna.