Unimamme, forse concorderete tutte sul fatto che allevare un bambino richieda molte energie, tanto che le mamme, spesso e volentieri, arrivano a sera esauste.
Immaginatevi di dover correre dietro e prendervi cura 24 ore al giorno di un frugoletto quando solitamente le altre coetanee sono già nonne. Impossibile? Non per Omkari Singh, una donna di origine indiana passata alle cronache per essere diventata la mamma più “vecchia” del mondo, dando alla luce due gemelli a 70 anni di età.
La notizia ha fatto molto scalpore, attirando anche numerose critiche vista l’età avanzata della donna e di suo marito Charan di 89 anni ora che il loro piccolo Akashvani, il figlio sopravvissuto, perché la gemellina purtroppo è morta a 4 anni, ha 6 anni.
La signora Singh però non si cura delle critiche e dichiara di essere al settimo cielo. Molte persone le chiedono se Akashavani sia suo nipote, ma lei è orgogliosa di rispondere che, invece, è suo figlio.
“Sono molto felice di essere una madre di un bimbo 6 anni, è una situazione inspiegabile” dichiara la signora Singh.
Certo, la signora Singh deve fronteggiare alcuni piccoli problemi, come tutte le altre mamme: “non riesco a fargli il bagno come si deve, ho qualche difficoltà a vestirlo e non è facile corrergli dietro e farlo mangiare, ma la vecchiaia è così...” afferma sempre la signora Singh.
I signori Singh, già genitori di 2 figlie e nonni di 5 bambini, hanno disperatamente cercato di avere un maschietto, riuscendoci solo quando la loro figlia più grande aveva 50 anni.
Per realizzare il loro sogno ricorrendo alla fecondazione in vitro i Singh hanno dovuto vendere i loro bufali, ipotecare la terra, investire i risparmi della vita e chiedere un prestito.
Ma i loro sforzi sono stati premiati dal bimbo che stringono tra le braccia.
“Chi vorrebbe questa casa, se non posso avere un figlio?” ha spiegato la mamma di Akashvani.
La donna è perfettamente consapevole che il tempo le rema contro, ma continua a nutrire la speranza di vedere crescere il figlio.
“Non sono preoccupata, dopo la mia morte, mia figlia di occuperà di lui” conclude infine la signora Singh. “Spero solo che mio figlio si sposi in fretta e che io e mio marito possiamo presenziare alla cerimonia”.
Unimamme e voi cosa ne pensate della decisione di questa donna che ha combattuto tanto per la sua maternità nonostante l’età? Quanto ha influito la cultura locale in questo caso?
Fonte: Daily Mail.co.uk