Caffè sospeso, libro sospeso e, adesso, arriva anche la pizza sospesa, la generosità è capace di prendere tante forme diverse.
Accade presso la pizzeria Rosa ‘Fresh aperta da poco più di un anno a Philadelphia, in una zona piuttosto periferica in cui si aggirano molti senzatetto. Qui si vende un trancio di pizza a un dollaro, ma a volte gli homeless non hanno nemmeno quello.
Un giorno però qualcosa è cambiato. Un cliente particolarmente altruista ha deciso di pagare una fetta al prossimo senzatetto che fosse entrato, così, il proprietario: Mason Wartman, per non dimenticarselo, ha deciso di scriverlo su un post it, attaccandolo alla parete.
L’iniziativa ha preso piede e ora le pareti di questo fast food sono completamente ricoperte da adesivi, anche perchè Mason ha deciso di lasciare i post-it alle pareti per celebrare la generosità e il calore dei suoi clienti!
Effetto non trascurabile di questa manifestazione di altruismo è che la microcriminalità è in calo, dal momento che i senzatetto non sono più costretti a dover rubare per potersi sfamare.
L’anno scorso, le pizze offerte agli homeless sono state 8500.
Significativo il messaggio di ringraziamento di un senzatetto: “Voglio solo ringraziare tutti coloro che donano al Rosa’s Fresh Pizza; mi hanno dato un posto per mangiare tutti i giorni e la possibilità di rimettermi in piedi. Comincio un nuovo lavoro domani”.
In America questo fenomeno rientra all’interno del Paying it forward, un movimento ispirato alla “formula del cuore” (che è anche il titolo di un noto best seller) inventata da Ryan Hyde.
In Italia invece ricorda la vecchia tradizione napoletana del lasciare un caffè pagato, “in sospeso”, per il primo bisognoso che passa al bar.
Questo movimento ha trovato così tanto sostegno che la Fondazione Pay it forward indice una Giornata Mondiale in cui chiunque può compiere un gesto di solidarietà nei confronti di uno sconosciuto, che è per il 30 Aprile.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questa bella iniziativa di solidarietà? Pensate che potrebbe essere replicata anche in Italia?
Dite la vostra se vi va.
Fonte: Vita.it