Le nuove generazioni, che stanno crescendo a pane e smartphone, rischiano di andare incontro a serie difficoltà di lettura già in giovane età., come sottolinea il professore Luigi Marino.
È noto infatti che lavorare a stretto contatto con:
- personal computer
- smartphone
- videogiochi
porta con sé un continuo sforzo di messa a fuoco, anche se un po’ meno impegnativo nei bambini rispetto agli adulti.
La conseguenza di una prolungata esposizione a questi schermi elettronici è la miopia, cioè la difficoltà di leggere da lontano.
All’interno degli occhi del ragazzino si verifica infatti:
- un’alterazione cronica del film lacrimale
- bruciore
- arrossamento della cornea.
Con queste premesse è bene conoscere quali sono gli indicatori di un problema, soprattutto nei ragazzi:
- se avvicina al viso le cose perché non riesce a vederle da lontano
- se strizza gli occhi per vedere
- se strofina entrambi gli occhi con frequenza
- se quando usa la vista da vicino si stanca
- se osservando la pupilla si nota qualcosa di strano
- se soffre di torcicollo
- se gli occhi hanno movimenti oscillatori
- se in famiglia ci sono già casi di miopia.
La minaccia è più seria di quanto pensiamo, perché secondo una recente indagine:
- un buon 30% degli intervistati utilizza dispositivi come smartphone e tablet almeno 6 ore al giorno
- il 14% oltre 10 ore.
La luce blu contenuta in questi strumenti è quella che danneggia, possiede una lunghezza d’onda corta e quindi maggior frequenza ed energia. Le cause del problema si possono sintetizzare in due punti:
- distanza di utilizzo molto ravvicinata
- alta emissione luce blu.
Infine, vi è un altro risvolto negativo della luce blu: l’effetto JET LEG che inibisce la produzione di melatonina, responsabile di un buon equilibrio sonno-veglia.
La sovraesposizione alla luce blu dunque crea:
- dislacrimie, alterazioni qualitative e quantitative del film lacrimale
- fotofobia,
- bruciore,
- irritazioni
- congiuntiviti croniche o ricorrenti
- cataratta precoce
- degenerazione maculare.
Un suggerimento per proteggerci dagli effetti della luce blu è quello di mangiare molta frutta, in modo da aumentare l’idratazione del film lacrimale.
E i vostri figli care unimamme, quanto tempo trascorrono davanti agli schermi? Secondo voi è davvero indispensabile?
Parlateci della vostra esperienza se vi va.