Tra i vari benefici dell’allattamento al seno, di cui vi abbiamo già parlato in passato, spicca anche la possibilità di ridurre il rischio di malattie cardiache da adulti.
A sostenerlo sono alcuni ricercatori americani che hanno condotto un’accurato studio svoltosi nel seguente modo:
- considerando 7 mila adulti in un periodo di 15 anni
Si è scoperto quindi che:
- quelli che erano stati allattati al seno per più di 3 mesi avevano livelli più bassi della proteina CRP che è legata alle malattie di cuore e vascolari
Anche se si conoscono gli effetti positivi dell’allattamento al seno, il Dipartimento di Sanità, consiglia:
- di protrarlo fino al 6 mese del neonato
- o eventualmente anche fino a 1 anno
Il ricercatore Thomas McDade, della Northwest University dell’Illinois auspica che questo studio porti l’allattamento al seno al centro delle politiche sociali.
E voi unimamme, che ne pensate?