Bere latte materno non è più un tabù, soprattutto se non siete infanti ancora da svezzare, ma persone adulte che potrebbero trarre vantaggio dai benefici di questa sostanza in caso di gravi malattie.
Qualche tempo fa avevamo parlato del latte materno che potrebbe aiutare nello sviluppo di trattamenti contro l’HIV e forse anche l’Aids.
Oggi invece vi parliamo di una storia commovente che ha anche il pregio di offrire un suggerimento per chi ha un amico, amica, parente che sta vivendo la difficile esperienza del cancro.
Offre il suo latte alla mamma malata di cancro
Davanti al cancro ai polmoni della madre, la blogger Sarah Tarvet Wahlquist, ha deciso di prendere la curiosa iniziativa di offrirle il suo latte.
E per suo intendiamo proprio quello “prodotto” da Sarah, che all’epoca allattava entrambi i figli, uno di 6 mesi e uno di 2 anni.
Alcuni studi di origine svedese sottolineano l‘efficienza di questo tipo di alimento nella lotta contro le cellule tumorali.
Ulteriori ricerche hanno suggerito a Sarah che il suo latte poteva aiutare la madre a risentire meno degli effetti della chemioterapia, che già le stava causando nausee e affaticamento.
Sarah Tarvet Wahlquist è una donna pratica, ed era consapevole di non poter “salvare” la madre, ma voleva provare ad alleviare il suo malessere e farla sentire meglio.
Sarah già provvedeva a lei per quanto era possibile
- accompagnandola agli appuntamenti,
- pulendole la casa
- cucinando per lei
quindi con la prospettiva di poter aiutare un po’ di più la madre, la blogger ha subito sposato l’idea di mettere da parte del latte anche per lei con un tiralatte.
In pratica, quando allattava i figli, Sarah tirava il latte dall’altro seno e poi lo preparava in un barattolo da consegnare alla madre che, a quanto pare, essendo sempre stata di mentalità molto aperta, era incline a provare la novità.
Sebbene la mamma di Sarah non le abbia mai rivelato esplicitamente come si sentisse dopo aver bevuto il latte della figlia, la blogger sentiva di aver contribuito concretamente al benessere del genitore, offrendole qualcosa che solo lei poteva darle.
“Condividendo con lei il mio latte era come se le stessi restituendo quello di cui aveva più bisogno” ha rivelato Sarah.
Purtroppo il cancro si è portato via la mamma di Sarah troppo presto, dopo appena 2 settimane dall’inizio della chiemioterapia, e quindi non si saprà mai se il suo latte ha avuto qualche effetto benefico.
Sarah ricorda di aver atteso la terribile notizia della morte della madre mentre allattava la sua piccola con lo stesso alimento che poco tempo prima aveva diviso con la nonna, in un senso di comunione e continuità.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa storia? Cosa non fareste anche voi per alleviare le sofferenze di un genitore?