Le mamme che stanno a casa ad accudire e crescere i figli spesso vengono accusate di non fare niente. Le donne che vivono in prima persona questa situazione sanno però che non è per niente vero, perché le loro giornate sono scandite dal ritmo delle cose da fare per i figli, dalla gestione della casa, delle varie commissioni, ecc… spesso senza un attimo di tregua fino a cena e oltre.
Mamma casalinga: un elogio per lei
Una mamma Ryshell Castleberr, artista specializzata in tatuaggi, è ben consapevole di questa realtà e ha quindi deciso di scrivere un tributo alle mamme che stanno a casa.
Il suo post su Facebook è diventato ben presto virale, ottenendo 640 mila Like e venendo condiviso più di 300 mila volte.
Ecco il post tradotto per voi:
“Mia moglie non lavora.
Mia moglie non lavora!!!
Conversazione tra il marito (M) e uno psicologo (P)
P: lei cosa fa per vivere Signor Rogers?
M: lavoro come bancario
P: e sua moglie?
M: lei non lavora. Lei è una casalinga
P: Chi prepara la colazione per la sua famiglia?
M: mia moglie, perché lei non lavora
P: a che ora si sveglia sua moglie?
M: presto, perché deve organizzarsi. Organizza il pranzo per i bambini, si assicura che siano ben vestiti e pettinati, se hanno fatto colazione, se si sono lavati i denti e hanno preso le cose per la scuola. Si sveglia con il piccolo e gli cambia il pannolino e i vestiti. Lo allatta e gli prepara la merenda.
P: come vanno a scuola i bambini?
M: mia moglie li porta a scuola, perché non lavora
P: dopo aver portato i bambini a scuola cosa fa?
M: ci impiega un po’ a organizzare cosa fare mentre è fuori, così non deve preparare e disfare i seggiolini troppe volte, come fermarsi a pagare le bollette o fare un salto al supermarket. Qualche volta si dimentica qualcosa e deve tornare indietro, con il bimbo a rimorchio. Quando torna a casa deve preparare il pasto al piccolo e allattare al seno di nuovo, cambiare il pannolino, prepararlo per la nanna, poi deve pulire la cucina, fare il bucato e pulire la casa. Sa, perché lei non lavora.
P: quando lei torna dall’ufficio cosa fa?
M: Mi riposo, ovviamente. Sono stanco dopo aver lavorato tutto il giorno in banca.
P: cosa fa tua moglie di sera?
M: prepara la cena, serve i bambini e anche me, lava i piatti, riordina ancora un po’ la casa, si assicura che il cane sia rientrato, mette a posto ciò che è avanzato dalla cena. Dopo aver aiutato i bambini con i compiti, fa indossare loro i pigiami, cambia il pannolino al piccolo, gli dà il latte caldo, si accerta che tutti i bimbi abbiano lavato i denti. Quando è a letto si sveglia di frequente per allattare al seno e cambiare il pannolino se necessario, mentre noi riposiamo. Perché lei non deve svegliarsi per lavorare.
Questa è la routine di molte mamme in tutto il mondo, comincia al mattino e continua fino alle ore piccole della notte. E questo viene chiamato “non lavorare”?
Essere casalinga non richiede diploma, ma ha un ruolo centrale in famiglia. Godetevi e apprezzate vostra moglie, la mamma, la nonna, la zia, la sorella, la figlia… Perché il loro sacrificio è senza prezzo.
Qualcuno le ha chiesto…
“Sei una donna che lavora o solo una casalinga?”
Lei ha risposto:
“Lavoro come casalinga 24 ore al giorno…
Sono una mamma
Sono una donna
Sono una figlia
Sono una sveglia
Sono una cuoca
Sono una cameriera
Sono il padrone
Sono il barista
Sono una babysitter
Sono un’infermiera
Sono una manovale
Sono una consigliera
Sono una consolatrice
Non vado mai in vacanza
Non ho permessi per malattia
Non ho un giorno libero
Lavoro giorno e notte
Sono al lavoro tutto il tempo
Non ricevo un compenso e…
Anche così, spesso sento la frase:
“ma cosa fai tutto il giorno?”
Dedicato a tutte le donne che danno le loro vite per il benessere delle loro famiglie.
La donna è come il sale:
la sua presenza non viene ricordata, ma la sua assenza lascia tutto senza sapore.
Condividete con tutte le donne belle della vostra vita…”
Unimamme, voi vi sentite apprezzate per il lavoro che state compiendo crescendo i vostri figli?
Noi vi lasciamo con l’appello di un papà: “rispettate la mamma di vostro figlio, lavora come un mulo”.