L’empatia, la capacità di leggere le emozioni altrui è una capacità fondamentale nella vita e non andrebbe mai sottovalutata.
Purtroppo, molti bambini stanno perdendo questa dote col rischio di diventare adulti infelici.
Insegnare l’empatia ai bimbi: perché è importante
L’Università del Michigan analizzando 14 mila studenti del college ha stabilito che questi avevano il 40% di empatia in meno degli alunni negli anni Ottanta e Novanta.
Secondo lo psicologo Michele Borba l’incremento del narcisismo e la diminuzione di empatia causino la depressione in 1/3 degli studenti e l’aumento di problemi mentali tra i giovani.
La Danimarca prende la questione molto seriamente, concedendo un’ora a settimana, nel programma scolastico, allo sviluppo dell’empatia nei bambini tra 6 e 16 anni.
Gli alunni, durante tale lezione, parlano di problemi personali o di gruppo. “Cerchiamo tutti insieme di rispettare tutti gli aspetti e angoli dei problemi e di trovare la soluzione” dichiara su Quartz Iben Sandahl, autore di un libro su come allevare figli felici.
L’obiettivo è quello di creare un‘atmosfera sicura e accogliente che i danesi chiamano hygee dove vanno in onda i problemi e i bambini imparano a mettere le cose in prospettiva.
Nel frattempo i bambini mangiano una torta speciale, fatta da loro stessi, che consumano mentre ascoltano.
Misurare gli effetti di tutto ciò è difficile. I danesi sono famosi nel mondo per essere “le persone più felici” per l’alto livello delle entrate, l’eguaglianza e la generosità dei cittadini gli uni verso gli altri, sebbene questo possa dipendere dalle basse aspettative nei confronti della felicità.
La rete di sicurezza sociale comporta meno ragioni, per le persone, di sentirsi infelici dal momento che hanno una buona assistenza sanitaria, educazione e assistenza agli anziani.
Nonostante questo uno studio ha dimostrato che:
- il 38% delle donne
- il 32% degli uomini
ha ricevuto aiuto in merito a problemi mentali, un tasso maggiore della media globale.
A ogni modo i bambini dovrebbero imparare che l’empatia è una competenza e non un tratto ereditario, qualcosa di cui si deve far pratica, proprio come la matematica.
Voi cosa ne pensate di questo suggerimento? Vorreste che lezioni sull’empatia venissero fatte anche nelle nostre scuole?
Noi vi lasciamo con un video su come l’empatia migliori il mondo.