Ciao mamma guarda come mi diverto

Bambina si diverte in piscina

“Mamma, mi segneresti a karate?”, “Posso fare nuoto con Carlo?”, “Vorrei la racchetta per giocare a tennis!”. Se i vostri bimbi all’improvviso hanno pronunciato frasi come queste, ci siamo: è giunto il momento di iscriverli a uno sport.

Lo sport per i bambini è una buona abitudine, che va incoraggiata e favorita, sin da quando sono piccoli, perché sviluppino un organismo sano e socializzino divertendosi.

Solitamente i bambini vengono avviati alle attività sportive intorno ai quattro/cinque anni, età in cui le associazioni sportive accettano le iscrizioni alle attività, e i bambini stessi manifestano il desiderio di praticare uno sport.

Il dato di base, di cui tenere conto nella scelta dello sport più adatto, è il desiderio del bambino, cioè cercare di assecondare la voglia che il piccolo esprime, perché l’attività fisica praticata risulti da subito piacevole, e non sia vissuta invece come un compito da assolvere.

Per questo motivo è importante non forzare un bambino con un carattere timido a praticare uno sport di squadra, né tantomeno indurre un bambino estroverso a “concentrarsi” in uno sport individuale: lo sport è e deve essere soprattutto gioco, divertimento e svago.

Le attività sportive, a seconda della specialità scelta, tendono a sviluppare caratteristiche differenti, e fino ai 7-8 anni è importante che il bambino si dedichi ad un’attività che favorisca lo sviluppo globale del corpo, come ad esempio:

  • il nuoto (che sviluppa l’acquaticità permettendo al bambino di sentirsi a proprio agio nell’acqua, oltre ad essere un’abilità utilissima da acquisire anche per situazioni non legate strettamente allo sport, come ad esempio, l’estate al mare per giocare senza sviluppare paure o timori di sorta),
  • l’atletica (che ha il vantaggio di venire praticata all’aria aperta),
  • la ginnastica, utile anch’essa allo sviluppo dell’organismo nella sua interezza.

I bambini che maturano un rapporto positivo con lo sport, si caratterizzano per una serie di “vantaggi” rispetto ai loro coetanei:

  • hanno maggiori capacità nella gestione della tensione,
  • acquisiscono una più completa percezione di sé e del proprio corpo,
  • sviluppano una maggiore autostima,
  • acquisiscono capacità di collaborazione
  • aumentano la loro apertura/ accettazione delle diversità.

 A questo punto, bando agli indugi: mens sana in corpore sano, soprattutto nei bambini!

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