Mamma in travaglio va in ospedale e riceve “sorprese multiple” -FOTO

chaaria-mission-hospitalCare unimamme, ci sono storie che meritano di essere raccontate non solo perché parlano di parti inaspettati e fortunatamente ben riusciti, ma anche perché ci consentono di celebrare l’attività di alcune persone davvero speciali.

La storia che vi stiamo per raccontare è avvenuta in un paese dove la mortalità materna e neonatale è tra le più alte del mondo. Ma è anche un paese in cui, fortunatamente, tante sono le persone che hanno deciso di dedicare la loro vita al prossimo. E’ il caso di Beppe Gaido, e delle persone che operano con lui nel Chaaria Mission Hospital, di cui vi abbiamo parlato quando abbiamo condiviso una sua bellissima riflessione sull’amore paterno.

“UNA TRIPLETTA”: una mamma ha un parto inaspettato

Quando si parla di motivazioni per eseguire un parto cesareo, diversi sono i casi che ci vengono in mente e tra questi:

  • un pregresso cesareo: quando una mamma partorisce con un cesareo e rimane nuovamente incinta, è quasi prassi che il nuovo parto avvenga con taglio cesareo;
  • la posizione dei bambini: se i bambini sono podalici, i medici consigliano di far partorire la donna con un cesareo;
  • infine un parto gemellare: anche in questo caso si tende a prediligere il taglio cesareo, soprattutto perché consente ai medici di avere un maggiore controllo sull’evento nascita.

Tutto vero direte voi, ma non sempre le cose vanno come si pensa.

Siamo in Africa, in un ospedale di certo non paragonabile a quelli a cui siamo abituati qui da noi, e Fratel Beppe racconta sulla sua pagina Facebook una storia incredibile che è accaduta al Chaaria Mission Hospital:

tripletta

Una tripletta.

Certamente è un evento eccezionale anche per Chaaria, sebbene non sia la prima volta che ci capita.
Erano le 7 del mattino quando è arrivata questa mamma da casa.
Era in preda a fortissime contrazioni ed aveva una dilatazione cervicale completa.
Aveva una cicatrice da pregresso cesareo, ed all’eco ci era sembrato di vedere una gravidanza gemellare, con entrambi i feti in presentazione podalica.
La mamma piangeva ed implorava di essere operata, anche perché aveva una cicatrice da pregresso cesareo e soprattutto perché non voleva più sentire dolore.
Portarla in sala risultava però molto problematico: da una parte, anche secondo la data dell’ultima mestruazione, lei non era completamente a termine ma sulle 33 settimane di età gestazionale…un cesareo su feti pretermine è normalmente controindicato; inoltre il podice del primo gemello era ormai al piano perineale, e la mamma avrebbe probabilmente iniziato il lungo processo del parto già dopo pochissimi minuti…non ci sarebbe stato neppure il tempo di prepararla per l’intervento; da ultimo, la sala era occupata da un altro paziente a cui Mbabu aveva già fatto la spinale per una frattura di collo femorale da operare con viti cannulate.

Nonostante le proteste della mamma, ci è parso che il parto naturale fosse l’opzione migliore; l’avremmo seguita, ed avremmo monitorato ogni segno di pericolo sulla cicatrice…ed infatti, di lì a poco, il primo ed il secondo gemello sono nati senza grossi problemi (nonostante la presentazione podalica) a distanza di 5 minuti l’uno dall’altro.
Con sorpresa però, dopo il parto del secondo gemellino, è nuovamente apparso un sacco amniotico; la pancia rimaneva alquanto grande ed il fetoscopio ha rivelato la presenza di un terzo gemello: shock per la mamma già esausta; eccitazione in sala parto tra i membri dello staff per la tripletta.
Il terzo gemellino però ci ha messo molto di più a scendere nel canale del parto: è come se non volesse separarsi dalla mamma!.
La rottura delle membrane non è stata facile, proprio perché il sacco restava assai alto e difficile da raggiungere.
Dopo esserci riusciti però abbiamo ottenuto una progressiva discesa del bambinello, che stavolta si presentava invece cefalico: anche l’ultimo gemellino è nato bene e non ci sono stati problemi.
Tripletta; pregresso cesareo; due feti in presentazione podalica, parto pretermine: una miscela esplosiva ed una ricetta per qualche complicazione assicurata.
Ed invece no!
Tutto è filato liscio come l’olio. I tre neonati hanno pianto subito con vigore, e, nonostante il peso corporeo non superiore ai 1500 grammi, si sono dimostrati combattivi e pieni di vita. Anche le condizioni respiratorie sono apparse buone, ed i gemellini succhiano al seno.
Questa giovanissima mammina ora ha quattro figli, dopo il secondo parto…un’altra delle esperienze affascinanti che ogni giorno condividiamo con i nostri pazienti.

#FrBeppeGaido

Unimamme, che ne pensate di questa incredibile e bellissima storia di vbac gemellare in posizione podalica?

Se vi va di leggere altre storie uniche, potete seguire il blog di Fratel Beppe o la pagina Facebook dell’ospedale o acquistare i 2 libri pubblicati grazie ai quali finanzierete anche l’ospedale.

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