Lo confesso: io ho qualche problema nel mettere in ordine. Diciamo che c’è un ordine creativo dove passo io (sono una disordinata cronica), ma da quando sono diventata mamma cerco di limitarmi e ovviamente di insegnare alle mie figlie l’importanza di vivere in un ambiente dove non sia passato un ciclone. Ci sono riuscita? Beh, più o meno (forse un po’ meno che più). Ovviamente è importante che le stanze siano anche se non perfette, almeno riordinate, perché spesso la confusione esteriore riflette quella interiore. Come fare per insegnare ai più piccoli l’importanza di queste piccole azioni quotidiane perché siano più contenti e mettano a posto i loro giochi senza capricci? Ci viene in aiuto il metodo Montessori, che spiega come dobbiamo comportarci affinché alla fine il disordine sia un evento eccezionale e non la quotidianità.
Mettere in ordine: 8 passi da seguire con il metodo Montessori
- Non avere troppi giochi sparsi: è inutile avere nella stanza tanti giochi dello stesso tipo, ma è meglio diminuire il numero di pupazzi, macchinine, bambole. Meglio avere sempre gli stessi e che possano ruotare.
- Non lasciare in stanza quei giochi a cui mancano le pile o delle parti o che siano rovinati
- Il bambino deve avere sotto gli occhi quello che gli interessa, in modo che possa poi riordinarlo con più facilità. Per esempio se ha un pupazzo preferito e deve rovesciare tutta una borsa per trovarlo è più probabile che poi non abbia voglia di mettere tutto in ordine. Se invece si pone il peluche a vista, il bimbo saprà dove trovarlo e dove riporlo.
- Tutto quello che interessa al bambino in quel preciso momento del suo sviluppo deve essere lasciato a disposizione; il resto – magari troppo semplice o troppo complesso e quindi non interessante – si chiude in un armadio
- Per non essere sommersi dai giochi che vengono regalati, è bene seguire la regola che si introduce un oggetto e se ne toglie un altro.
- Il materiale con cu si gioca può ruotare, magari introducendo un gioco e poi togliendolo e reinserendolo.
- Bisogna scegliere un posto preciso per ogni gioco, in modo che il bambino sappia già dove trovarlo e quindi riporlo
- E’ meglio che tutti gli oggetti relativi ad un’attività siano riposti in uno stesso contenitore: ad esempio tutto il materiale per disegnare è bene che sia un cestino.
Bisogna sempre ricordare che affinché i bimbi imparino l’ordine è bene che noi per primi diamo l’esempio, mettendo a posto ciò che utilizziamo. In questo modo il riordino verrà introiettato come una normale attività e il disordine sarà solo un’eccezione (anche se c’è chi sostiene che i bambini disordinati imparano meglio).
Io ci proverò unimamme, e voi?