Unimamme, oggi vogliamo parlarvi di un tema controverso.
Solitamente si dà per scontato che i figli, quando vanno ad aggiungersi alla coppia, siano considerati un incredibile dono, esistono però persone che nutrono opinioni diverse.
Genitori pentiti: non sono pochi
Ci sono persone che, nonostante una paternità o maternità non esattamente pianificata scoprono lati di se stessi che non pensavano di possedere e si trovano a loro agio nel loro nuovo ruolo, ci sono invece altri individui che ammettono apertamente di aver fatto uno sbaglio mettendo al mondo dei figli.
La questione è sottile perché diversi genitori che hanno partecipato a una discussione su Quora dichiarano di essersi pentiti della scelta di avere una prole ma non dei bambini in se stessi.
Uno degli utenti ha riassunto così le loro sensazioni: “non avrei dovuto avere figli invece di “magari non avessi avuto figli””.
Un altro, che ha sofferto di depressione dopo una genitorialità voluta soprattutto dalla moglie, ha scritto: “sapevo a livello profondo di non volere questo”.
“Sotto ogni punto di vista sono un buon genitore… voglio fare un buon lavoro, voglio che mio figlio abbia una buona vita. Gli voglio bene, vorrei solo che qualcun altro si divertisse nel processo di crescerlo dal momento che la mia vita a livello oggettivo e soggettivo è molto meno piacevole da quando è arrivato lui”.
Alcuni utenti hanno sottolineato il fatto che condividere questa impopolare opinione con altri genitori può dare adito a una relazione piuttosto forte.
“Avere bambini è visto come avere un dono decorato da gioielli direttamente dal Cosmo. Chi può essere così ingrato con il cosmo per tutta questa magnificenza?”.
Il papà Akshat Seth è convinto che i bambini vengano considerati trofei o proprietà personali e vengano usati per intrappolare nelle strutture famigliari tradizionali.
Altri si sentono addirittura in colpa: “ti senti come in un buco profondo e scuro e senza aiuto non uscirai mai. Tu senti innaturale e orribile. Questo ha influenzato la mia maternità in modo molto negativo”.
Una mamma descrive la figlia come fantastica, ma…“mi sento in colpa tutte le volte che non sono il genitore che si merita“.
“Anche se ho fatto tutto giusto e lei è una bella persona e io sono stata un buon genitore per lei (credo che tutte queste cose siano vere) sento un grande senso di colpa perché mi pento di essere diventata un genitore“.
Tanti genitori coinvolti nella discussione hanno accennato anche a partner manipolatori, di scarso sostegno. Una mamma ha scritto “Lui è stato d’accordo sull’idea di avere un bambino perché pensava di poterlo usare per controllare il mio comportamento. Lui non la voleva, questo non si è risolto con la mia immortale devozione nei suoi confronti, lui l’ha abbandonata”.
Un altro utente stava insieme a un partner autistico a cui però non era stato diagnosticato nulla e ora hanno un figlio autistico, mentre il secondo ha un disturbo da deficit di attenzione.
“Dubitava a tal punto di quello che facevo che lo mostrava al mio bimbo autistico, quindi mio figlio autistico, che era quasi impossibile da allevare, con l’aiuto del mio partner rigettava la maggior parte di quello che avevo programmato di fare come non necessario”.
“Per alcuni anni mi sono pentita di aver avuto dei bambini con questo partner”.
Secondo la scrittrice Jessica Valenti dovrebbero esserci meno taboo nei confronti dei discorsi sul non avere figli, soprattutto tra le donne.
“Ci dobbiamo preparare emotivamente e avere ben presenti immagini realistiche della paternità e maternità. Inoltre ci dovrebbe essere consapevolezza sul fatto che non tutti dovrebbero essere genitori”.
Unimamme cosa ne pensate delle opinioni raccolte dall’Indipendent?
Di recente aveva suscitato scalpore il saggio di Orna Donath Regretting Motherhood, un saggio sui lati ambigui della maternità in cui sono state raccolte 23 interviste di mamme di tutte le età che hanno espresso pareri controversi sulla genitorialità.
Anche secondo voi ci dovrebbe essere più attenzione e atteggiamenti più consapevoli riguardanti la scelta di diventare genitori?
Noi vi lasciamo con l’opinione di una mamma secondo cui diventare genitori non significa rinunciare ai sogni.