Parliamo di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome – sindrome improvvisa del lattante), o più comunemente chiamata “morte in culla“. L’occasione è quella dell’appena conclusosi Congresso Nazionale rivolto proprio a questa tematica e dal titolo “SIDS e ALTE. Facciamo il punto“. Si è trattato del 3° appuntamento nazionale che, all’Istituto Gaslini di Genova, ha dato modo di apprendere i risultati emersi dal nuovo percorso di diagnosi messo appunto e sperimentato negli ultimi 5 anni in Liguria.
Tra i dati elencati lo scorso 3 ottobre, uno risalta particolarmente in evidenza: in Italia, negli ultimi 20 anni i casi di morte in culla sono diminuiti del 90%.
Molto del merito dei risultati che è da riporre nella prevenzione, e più di recente anche all’istituzione di un protocollo post-mortem che ha permesso di individuare le vere cause del decesso dei piccoli.
Morte in culla: i consigli dei pediatri per evitare tragici eventi
Vale di certo la pena specificare cosa si intende per SIDS. La morte in culla è un evento improvviso, che colpisce bambini che all’apparenza sembrano sani. L’ evento si verifica in maniera inaspettata, senza che elementi di qualsiasi tipo o malesseri siano riscontrati sul bambino; la maggior parte dei casi avviene durante il sonno ed i motivi che portano al tragico evento rimangono ancora inspiegati nonostante indagini ed autopsia.
I consigli di prevenzione che, seppur noti, vogliamo riportarvi e ribadire sono spiegati dagli esperti come 4 punti utili ad intervenire proprio sul fattore prevenzione dei casi di morte in culla:
1. Sonno sicuro: far dormire il bambino sulla schiena, in posizione supina è la scelta più sicura ed idonea nel primo anno di vita. Il sonno di fianco o pancia sotto è altamente sconsigliato. Inoltre anche la scelta di materasso è importante: è necessario che il piccolo non poggi su una struttura troppo rigida e che dorma senza cuscino. Infine, seppur il piccolo stia nella stanza dei genitori è bene che non venga mai lasciato dormire nel loro letto; uno studio sostiene che condividere il letto con un bambino molto piccolo può provocarne la morte anche dopo il 3° mese .
2. Non fumare: fumare durante la gravidanza significa far fumare il vostro bambino. Non solo il fumo attivo, ma anche quello passivo ha influenza sia sul feto che sul neonato. Mai tenere un bambino in ambienti in cui si fuma o si è appena fumato.
3. Attenzione alla temperatura: non coprite troppo il piccolo. Avvolgerlo sotto le coperte, vicino a fonti di calore non è consigliato. La temperatura ideale per lui è tra i 18 e 20 gradi. Durante gli stati febbrili inoltre non copritelo di più ma di meno.
4. Allattamento al seno: allattamento al seno è anche in questo caso consigliato. Non introducete il ciuccio nel primo mese di vita ma non escludetelo. L’uso del ciuccio nel sonno infatti può ridurre il rischio di SIDS.
Voi care Unimamme, conoscevate questo breve ma corposo vademecum della prevenzione sulla SIDS? Conoscevate il significato di “morte in culla”? E come dormono o hanno dormito i vostri piccolini?