Unimamme, purtroppo nel mondo ci sono ancora moltissime donne, la stima è di 140 milioni, che soffrono per le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili, di cui vi abbiamo piu’ volte parlato.
Per questo motivo il servizio fotografico di Siegfried Modola ci ricorda quanto efferata e brutale sia questa pratica.
Vediamo insieme tutto lo svolgersi di una cerimonia in Africa a cui sono costrette a partecipare alcune ragazze.
Riunione della tribù Pokot la sera prima della cerimonia.
Mutilazioni genitali femminili: un servizio fotografico per dire basta
Le ragazze attendono insieme.
Le ragazze nel giorno della mutilazione. Molti genitori portano le figlie dai luoghi più sperduti.
Le ragazze lasciano la loro casa e si avviano al luogo in cui si spoglieranno e laveranno prima della cerimonia.
Rivestite di pelle di animali le ragazze si accucciano tra le rocce e attendono.
Una donna esegue una mutilazione genitale su una ragazza.
Le ragazze che non ricevono la mutilazione spesso vengono isolate.
Una donna tiene in mano una lametta dopo la mutilazione. Le ragazze che affrontano questa procedura spesso vanno incontro a infezioni, sanguinamento prolungato e infertilità.
Una ragazza sanguina su una roccia.
Il colore bianco testimonia che questa ragazza si è sottoposta al rito di passaggio.
I rapporti di polizia parlano di 16 condanne e 33 casi ancora pendenti, veramente nulla rispetto ai numeri delle vittime.
Unimamme, solo poco tempo fa vi avevamo parlato della condanna di un medico dopo la morte di una ragazza durante la cerimonia di infibulazione, purtroppo nel mondo questi abusi continuano a perpetrarsi.
Voi cosa ne pensate di questo progetto fotografico ripreso dal Daily Mail? Servirà a diffondere maggior consapevolezza? Noi ce lo auguriamo!