Noi che allattiamo con il biberon siamo (ancora) mamme di serie B?

Dopo essermi chiesta se le mamme cesariate siano di serie B, mi pongo appunto questa domanda: se non allattiamo al seno siamo (di nuovo) madri figlie di un dio minore?

No, perché non so voi, ma io sono abbastanza stufa di tutta qusta réclame sull’allattamento al seno.  Lo abbiamo capito: l’allattamento al seno è da preferire. Perché favorisce il contatto del bambino con la madre. Perché è sempre pronto, alla giusta temperatura ed economico. Perché si trasmettono gli anticorpi. Va bene. Una volta che abbiamo preso questi benefici e non riusciamo ad allattare, cosa dobbiamo fare? Strapparci i capelli?

E’ vero che è una balla il fatto di non avere il latte. Tutte le donne ce l’hanno, magari non tanto, ma ce l’hanno. Io ad esempio ne avevo, ma mia figlia non si attaccava. Eppure sta crescendo bene lo stesso allattandola con il biberon. Mi sembra però che ci sia una competizione, esattamente come per il parto, tra coloro che si vantano di allattare per mesi (se non per anni) sbandierando sempre la stessa frase: “E’ la cosa più naturale del mondo! Noi donne siamo fatte per dare nutrimento!”. 

Leggo su internet di mamme che dopo tre, dico tre, anni allattano ancora. Ma perché? Io non mi sento meno mamma perché tra un mese, quando ne compirà cinque, mia figlia inizierà lo svezzamento. Per me è una conquista. Significa che la mia bambina è pronta per conoscere altri sapori. E, ne sono sicura, non avrei allattato oltre i sei mesi.

Credo che a un certo punto l‘allattamento ad oltranza (sì, ad oltranza anche se alle “tetta talebane” non piace questa definizione) sia soltanto un‘esibizione. O una comodità della mamma che non ha voglia di fare il brodo vegetale.

E voi? Qual è il vostro pensiero in merito?

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