Care Unimamme, nelle nostre giornate in cui abbondano le immagini dei media cariche di stereotipi sulla bellezza femminile, quante volte a noi, alle nostre figlie, o ai nostri figli capita di guardarsi e non riconoscere allo specchio la nostra immagine? Sentire come se quel corpo non ci appartenesse più.
Le donne e il loro corpo: un importante servizio fotografico
Le foto fortemente modificate, la trasmissione di un mondo irreale e sbilanciato ad una società più maschile ben descritta ad esempio dall’indagine recente dell’Onu su donne e cinema, può non aiutare a vivere bene con se stessi, col proprio corpo.
E’ da queste motivazioni che nasce il progetto fotografico che vi mostriamo. Una provocazione per incoraggiare le donne ad amare se stesse ed amare il proprio corpo.
A realizzarlo è stato il fotografo lituano Neringa Rekašiūtė, che insieme al giornalista Beata Tiškevič ed allo specialista di comunicazione Modesta Kairytė, hanno invitato alcune donne a togliersi i vestiti e affacciarsi davanti allo specchio per il loro servizio fotografico. “Mes Moterys” – WE.WOMEN– , è il nome del progetto che è stato girato come un manifesto contro le forme irrazionali promosse dalla gran parte dei media.
Rekašiūtė fotografa il corpo femminile e sostiene una battaglia soprattutto di tipo culturale. Egli stesso ha detto:
“Il corpo della donna è come un luogo permanente per la lotta tra tradizione e modernità, tra religiosi e laici.”
Ogni giorno nelle strade, stand, vetrine, in televisione e sulla stampa, vediamo la bellezza di una donna standardizzato in campioni lucidi e perfetti. E ‘una sorta di ipnosi di massa.
Per il servizio fotografico, 12 donne sono state invitate ad indossare solo intimo davanti ad uno specchio che le riflette per intero.
Ogni donna che ha posato nel servizio ha una storia fusa e nascosta dietro la sua immagine: “I nostri modelli hanno sperimentato una serie di problemi con l’immagine del corpo: anoressia, bulimia, il cancro al seno, la vitiligine, la depressione, il grasso-vergogna, skinny-vergogna … E così diversi come abbiamo potuto ottenere per questo progetto “, ha detto Neringa.
Ecco gli scatti favolosi in cui Rekašiūtė ha chiesto alle donne di essere coraggiose ed affrontare se stesse.
Voi partecipereste a un servizio fotografico simile?
Noi vi lasciamo con le immagini del corpo di una donna a 24 ore dal parto.
Care Unimamme, e voi vi fareste fotografare così per una buona causa?