Nome e santo del giorno: il 17 aprile è l’onomastico di Roberto

Il 17 aprile è l’onomastico di chi si chiama Roberto. Scopriamo l’origine del nome e la vita del santo ricordato oggi.

BAMBINO NOME ROBERTO

Il nome, molto diffuso in Italia, deriva dal germanico e significa “splendente di gloria”.

Chi porta questo nome è una persona intelligente, coraggiosa e sicura di sé.

Varianti del nome:

  • Ruperto

I simboli associati al nome sono:

  • colore: rosso
  • metallo: rame
  • numero fortunato: 6
  • pietra: rubino

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Santo del giorno: San Roberto di Molesme

Il 17 aprile si festeggia San Roberto di Molesme, monaco benedettino, co-fondatore dell’Ordine dei Cistercensi.

Roberto nasce nel 1024 circa, in una ricca famiglia nella regione dello Champagne.

Da ragazzo, durante una grande carestia che colpisce la sua regione di nascita, rimane affascinato dai monaci che devolvono tutto quello che hanno in beneficenza e vivono di stenti.

A 15 anni, nel 1043, nonostante le opposizioni del padre, inizia il suo noviziato nell’abbazia benedettina di Montier la Celle, vicino a Troyes e qui nel 1053 ne diventa il priore.

Nel 1068 Roberto è eletto abate dell’abbazia cluniacense di Saint Michel, nella diocesi di Langres, ma deluso nelle aspettative abbandona il suo ruolo di abate e ritorna a Montier la Celle come semplice monaco. Qui resta però per poco tempo poiché dopo 4 anni viene nominato priore a Saint Ayoul, nell’arcidiocesi di Sens.

Anche qui, però, trova alcune difficoltà e dopo due anni, nel 1074, si ritira insieme ad alcuni eremiti nella foresta di Collan, presso Chatillon sur Seine.

A Molesme, insieme agli altri eremite, decide di fondare un monastero e iniziano i lavori nel 1075 dietro l’autorizzazione del papa e grazie al terreno donato da un ricco possidente. Il monastero di Molesme nasce con le caratteristiche dei Padri del Deserto, monaci eremiti e anacoreti, in equilibrio cioè  tra le regole cluniacensi e la vita eremitica.

Questo monastero ben presto attira le attenzioni di numerosi aristocratici che devolvono cospicue somme di denaro ai monaci eremiti. Anche San Bruno e i suoi seguaci seguono il suo esempio, ritirandosi sulle montagne di Grenoble per fondare l’Ordine Certosino.

Nel 1090 Roberto sente la necessità di condurre una vita ancor più eremitica e si unisce a un gruppo di anacoreti ad Aux, presso Riel les Eaux.

I monaci di Molesme però lo nominano abate e quindi Roberto si sente in dovere di tornare da loro. Qui Roberto pretende di portare all’integrità i suoi confratelli, confusi dalle troppe donazioni, e introduce al monastero la regola di San Benedetto che si basa su una vita molto più austera.

Nei primi mesi del 1098 Roberto e 21 monaci suoi seguaci si trasferiscono in un Nuovo Monastero una zona solitaria in mezzo ai boschi e ricca d’acqua, lungo la strada che univa Langres e Chalon-sur-Saone.

Nuovamente i monaci di Molesme lo rivogliono indietro e  chiedono aiuto al papa. Obbligato Roberto torna e vi rimane fino alla fine dei suoi giorni, cioè fino a quando all’età di 83 anni muore. Muore infatti a Molesme il 17 aprile 1111.

Poiché numerosi sono stati i miracoli avvenuti sulla sua tomba, nel 1222 viene fatto santo.

Unimamme, voi conoscevate la storia di questo santo? Vi piace il nome?

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