Le attività per cui i papà vengono apprezzati ma che le mamme fanno sempre

A volte si pensa che i papà che si occupano dei figli siano degli eroi. Vengono cioè apprezzati per cose che le mamme fanno sempre. 

Giovane papà sorride a suo figlioLi si tratta come se fossero una specie di rarità, un fiore nel deserto. Ad esempio mia madre quando mio marito si occupa delle bambine mi dice sempre: “guarda che marito d’oro hai“. Certo, lo so di essere fortunata, ma dall’altra parte – e il mio consorte è il primo a dirlo – non credo che ci sia tutta questa meraviglia da condividere. Questo perché le mie figlie hanno un padre ed è giusto che si occupi di loro come faccio io, metà e metà.  Capisco mia mamma che si è dovuta occupare di me da sola, visto che mio padre lavorava e non era certo il tipo da cambiare pannolini, ma spesso è ancora la società che pensa che i figli siano solo delle madri.

Un altro esempio? Quando andiamo dal pediatra e siamo io e mio marito, lui incomincia chiedendomi “mi dica signora” e poi per spiegare come stanno le bambine si rivolge quasi esclusivamente a me, come se il papà fosse capitato lì per caso. Per non parlare di quando accompagna la figlia all’asilo: se le maestre non gli fanno l’applauso poco ci manca.

Non è giusto apprezzare solo i papà se si occupano dei bambini: i figli sono di tutti e due

I papà di oggi per fortuna sono diversi: vogliono essere presenti nella gestione e nella cura dei figli, per cui si fanno carico di quelle cose che un tempo erano incombenze della mamma. Chiariamoci però: stanno facendo i genitori, non sono da venerare come i panda in estinzione quando fanno una delle seguenti attività, che se fatte da una mamma non vengono nemmeno notate:

  • I papà portano i figli al parco: se una mamma li porta, nessuno la nota, ma se arriva un papà è come quando arriva Bono Vox degli U2 al supermercato. Tutte si voltano indietro per guardarlo, il tempo si ferma, le bocche si spalancano e la meraviglia è alle stelle.
  • I papà cucinano o aiutano in casa: per esempio a casa mia cucina solo mio marito. Io ho delegato completamente i fornelli a lui; a me non piace cucinare, a lui sì e gli riesce bene. Io sbrigo altre faccende domestiche, visto che la casa è di entrambi.
  • I papà si alzano la notte: va bene, ci sono le mamme che allattano e che quindi non possono essere sostituite, ma quando per esempio i bimbi sono un po’ più grandi e per esempio chiamano perché hanno sete o scappa loro la pipì, ci si alza una volta per uno.
  • I papà possono essere informati tanto quanto le mamme sui loro figli: all’asilo o a scuola non è necessario aspettare di chiedere alla mamma se il bambino è allergico a qualcosa o se deve indossare qualcosa di particolare per la festa di Natale. I papà sanno le stesse cose, a volte anche meglio, quindi maestre chiedete pure e non guardateli con aria compassionevole come si fa con un cucciolo smarrito.
  • I papà cambiano i pannolini: è finita l’epoca in quei pulire sederini era compito solo delle madri. Adesso la pipì e la pupù santa toccano a entrambi. Mio marito è persino più bravo di me e sa quale crema lenitiva mettere per non fare arrossare i sederi; inoltre, fa i bidet, mette calzamaglie, sceglie i vestitini per le bambine. Insomma: fa il padre.
  • I papà possono nutrire i bambini : se si fa un allattamento artificiale, perché non dare al papà la possibilità di allattare anche lui? Quando Paola era piccola, per farmi riposare un po’, mio marito dava lui l’ultima poppata notturna e – indovinate un po’? – era contento. E poi possono dare la pappa ai bimbi una volta iniziato lo svezzamento.
  • I papà possono mostrare affetto per i loro bimbi: per fortuna non c’è più bisogno del padre rigido e anaffettivo che non ti abbracciava neanche per sbaglio. I papà di oggi abbracciano, baciano, scherzano, giocano con i propri figli e questa è la grande bellezza della genitorialità.
  • I papà giocano con i figli: mio marito in questo è più bravo di me. Io dopo un po’ – lo confesso – mi annoio – ma lui è straordinario. Considerando che abbiamo due bambine spesso il suo ruolo è quello di fare la signora che beve il the o l’assistente veterinaria.
  • I papà sanno pettinare e vestire  i figli: non è che perché sono maschi allora il mondo degli elastici e delle mollette è loro completamente sconosciuto. Spesso siamo noi mamme che non deleghiamo per paura che facciano dei disastri, ma possono essere più bravi di noi.
  • I papà possono stare a casa mentre le mamme vanno a lavorare: mio marito ad esempio lavora da casa perché vuole prendersi cura delle nostre bambine. Non c’è scritto da nessuna parte che deve essere per forza l’uomo ad uscire di casa e a guadagnare e non per questo deve sentirsi svilito o guardato stranamente perché preferisce la famiglia alla carriera.
  • I papà non sono dei baby sitter, dei vice mamma, dei “mammi“: i papà sono i papà e stanno facendo ciò che c’è di normale e paritario in una coppia di genitori. Per crescere i bimbi hanno bisogno di una base sicura e questa base gliela si può dare solo avendo entrambi i genitori al proprio fianco. Un esempio? Se Paola o Vittoria cadono possono chiamare me o il loro papà: ciò significa che abbiamo fatto un buon lavoro, perché entrambe sanno che possono contare su tutti e due.

E voi unimamme cosa ne pensate? Cosa fanno i vostri compagni/mariti per i figli?

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