Il paracetamolo in gravidanza: via libera!

Appena una donna scopre di essere incinta sente nella testa un sacco di campanelli d’allarme. Questo cibo non si può mangiare per via della toxoplasmosi, quell’alimento potrebbe contenere tracce di uovo crudo per cui è meglio starne alla larga, la tintura ai capelli fa male e via discorrendo.

Quando poi ci si ammala è la fine: leggendo il foglietto illustrativo pare quasi che ogni farmaco sia assolutamente proibito. Cosa fare allora in caso di febbre? Bisogna prendere del semplice paracetamolo. Non bisogna abusarne, certo, ma non si tratta di una contraddizione, bensì di una mossa efficace non soltanto per abbassare la temperatura, ma anche per prevenire la possibilità di avere un figlio autistico o con problemi del comportamento.

Ebbene sì: ci sarebbe una correlazione tra la possibilità di sviluppo di disturbi del comportamento e la febbre avuta in gravidanza, soprattutto se la temperatura ha raggiunto i 39 gradi e se l’episodio febbrile si è verificato nel primo trimestre. Secondo una ricerca del Journal of Autism and Developmental Disorders riportata dalla rivista americana ‘Fit Pregnancy’ curare la febbre in gravidanza con gli antipiretici aiuterebbe a ridurre il rischio di autismo nei primi anni di vita. La ricerca ha studiato bambini dai 2 ai 5 anni:

  • 538 con autismo,
  • 163 con problemi comportamentali ma non autistici,
  • 421 nelle normali condizioni di crescita.

Alle madri di questi bambini è stato sottoposto un questionario dove si chiedeva se avevano avuto o meno la febbre in gravidanza e se l’ avevano curata. I risultati hanno riportato che:

  • avere la febbre in gravidanza non implica necessariamente un maggiore rischio di problemi per il feto,
  • la percentuale del pericolo di autismo è assolutamente nella norma se l’attacco febbrile viene trattato con i farmaci,
  • il pericolo di autismo aumenta invece se la donna decide di non prendere alcun antipiretico per paura di peggiorare la situazione.

Paracetamolo senza paura quindi: protegge la salute della donna e del bambino. E soprattutto se avete dei dubbi non esitate a parlarne con il vostro ginecologo: vedrete che vi tranquillizzerà, perché non c’è niente di peggio che agire solo per sentito dire e non dietro consiglio medico.

Io la febbre in gravidanza l’ho avuta tre volte e nel dubbio ho chiesto al ginecologo che mi segue: via libera al paracetamolo, mamme!

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