Care Unimamme, in questi ultimi anni il numero di casi di travagli indotti è salito drasticamente. Questo però a discapito del fatto che la scienza ci informa che questa pratica può aumentare i rischi durante il parto.
Le donne però tendono a pensare di essere al sicuro solo perché la pitocina che viene somministrata è solo un’altra forma, sintetica, in cui si presenta l’ossitocina, importantissimo ormone di cui vi abbiamo già parlato.
Questa convinzione però è vera solo in parte. Vediamo il perchè spiegato da un’esperta del settore, Robin Elise Weiss.
La pitocina :
- viene rilasciata in modo diverso: l’ossitocina scaturisce dal vostro corpo in modo intermittente. La pitocina invece in modo continuo. Questo può mettere in pericolo il piccolo causandogli problemi di respirazione a causa di contrazioni più lunghe di quanto bimbo e placenta possano sopportare
- impedisce al corpo di rilasciare endorfine: quando il travaglio è naturale il corpo rilascia endorfine che aiutano a contrastare il dolore. Questo non avviene con la pitocina e quindi ce ne vuole di più
- non aiuta a dilatare la cervice: funziona piano e lentamente
- mancanza di picco al momento della nascita: in natura l’ossitocina raggiunge il massimo al momento del parto, favorendo l’espulsione del feto
- interferisce col legame madre-figlio: l’ossitocina è fondamentale per stabilire e consolidare il rapporto col neonato. La pitocina interferisce col rilascio di questo ormone danneggiando potenzialmente l’instaurarsi del legame.
Da tutto ciò si evince che l’ossitocina è dunque superiore, in molti modi diversi, alla pitocina.
Quindi unimamme, quando andate in travaglio fate sempre molta attenzione e se vedete che i dottori vi propongono la pitocina chiedete se c’è qualche precisa ragione medica.
Qualcuna di voi si è trovata in questa situazione? Raccontateci la vostra esperienza se vi va.
(Fonte: About)