Abbiamo già affrontato l’argomento “parto cesareo” come di una delle possibilità per far nascere il proprio bimbo. Il parto cesareo, è bene ricordarlo, è una pratica che è raccomandato utilizzare, qualora intervengano fattori di complicazione al momento del travaglio, che rendano pericoloso il parto per la mamma e per il bimbo.
Tuttavia la pratica del “taglio” comporta conseguenze anche per la partoriente. Vediamo nello specifico:
- possibilità di complicazione nei parti successivi (è dimostrato che aumentano il rischio di anemia e quello di isterectomia, ossia di asportazione dell’utero;
- possibile rischio di placenta previa (una patologia, per cui la placenta si viene a trovare “davanti”, ovvero nella fascia più bassa dell’utero e quindi troppo poco distante dalla cervice);
- possibilità che si verifichino morti intrauterine nelle gravidanze successive (rischio di rottura dell’utero o di distacco intempestivo di placenta);
- il post-operatorio può essere molto doloroso, comportando la somministrazione massiccia di antidolorifici;
- prima dell’intervento viene applicato un catetere nella vescica, che verrà lasciato inserito anche nei giorni successivi al parto;
- essendo una vera e propria operazione chirurgica, aumenta il rischio di infezioni;
- aumenta il tempo necessario ad un recupero psico fisico della mamma, che può arrivare anche ad essere di più mesi (ad esempio, possono insorgere problemi di cicatrizzazione della ferita);
- spesso le donne che effettuano un parto cesareo, possono manifestare problemi nella fase di attaccamento iniziale con il loro bimbo;
- anche il rischio di mortalità materna, sebbene molto rara, aumenta rispetto al parto naturale.
E’ opportuno, inoltre, ricordare che il parto cesareo è, a tutti gli effetti, un intervento chirurgico con le effettive caratteristiche del caso quali l’anestesia (spinale o epidurale combinata), che prevede comunque un successivo smaltimento con i suoi relativi possibili fastidi. In alcuni casi può presentarsi anche la necessità di praticare l’anestesia totale (ad esempio, in casi particolari di urgenza per il feto o di malattie del sangue della mamma).
E’ molto importante, quindi, che coloro che vogliano valutare la possibilità di scegliere di partorire con il taglio cesareo, lo facciano con la piena consapevolezza dei rischi che questa procedura comporta.