Parto orgasmico: largo al piacere

menomazione da parto risarcimento

Chi l’ha detto che per partorire si debba necessariamente soffrire?

Certo, ci viene tramandato da sempre il fatto che i dolori del parto siano quanto di più terribile da affrontare, quindi nel nostro immaginario e in quello collettivo il parto è collegato ad incredibili sofferenze da patire per far nascere una nuova vita.

E se non fosse esattamente così? Mi spiego meglio: se fosse possibile che il parto sia invece legato a sensazioni piacevoli?

A quanto pare può essere anche così.

Secondo degli studi effettuati da due ostetriche, Elisabeth Davis  e Debra Pascali Bonaro  (che sullo stesso argomento ha anche realizzato un  documentario) e pubblicati nel libro “Orgasmic birth” , gli ormoni che entrano in gioco durante il parto sono gli stessi che si attivano durante lorgasmo. Avete capito bene, l’orgasmo!

Di questo c’è testimonianza diretta proprio nei parti di alcune donne che avvertono al momento della nascita del loro bimbo delle sensazioni di gioia e di piacere proprio come quelle che si manifestano durante l’orgasmo.

Secondo le due autrici ( che partono da un’esperienza personale in merito) il parto orgasmico sarebbe possibile per tutte le donne, ma molto spesso la possibilità che questo si verifichi è sostanzialmente ostacolata da fattori di natura culturale legati ad esempio a tabù personali, oppure a veri e propri traumi sessuali che impediscono chiaramente alla donna di vivere il parto accedendo alle proprie risorse legate al piacere.

Secondo quanto riportato dalle due ostetriche, c’è una grande possibilità di vivere un parto orgasmico anche nelle strutture ospedaliere ma chiaramente l’atmosfera deve essere il più accogliente e predisposta possibile, perchè tale parto è possibile solo se la mamma è messa in condizione di produrre ossitocina ( che al momento del parto, cioè durante il travaglio naturale, così come durante l’orgasmo, è prodotta proprio dal corpo) ma allo stesso tempo senza far subentrare la produzione di adrenalina che inevitabilmente inizia ad essere rilasciata dal corpo laddove ci sia uno stato di ansia o paura.

Un altro elemento molto importante da tenere in considerazione è che proprio l’ossitocina  favorisce il processo di attaccamento tra la mamma e il bambino, perchè aiuta a gestire tutta la fase post parto e lo stress che da essa deriva.

A mio avviso è vero che probabilmente proprio nel momento in cui si partorisce si entra molto in contatto con il proprio corpo, le sue possibilità, suoi limiti e anche con quanto c’è di rimosso che magari è di natura culturale e che impedisce un libero accesso a sè stesse. La decisione di provare ad avere un parto orgasmico può diventare un “viaggio nel viaggio” alla scoperta di sè e con notevoli benefici per il bimbo e per tutta la famiglia.

 

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