Un nuovo studio ha analizzato i dati sul rapporto numerico tra i due sessi, scoprendo che al momento del concepimento la percentuale è di 50 a 50, ma che successivamente si assiste a una leggera sproporzione a vantaggio dei maschi.
Alla nascita, nel mondo, ci sono in media 101 maschi su 100 femmine, una sproporzione rispetto al concepimento dove le percentuali, secondo Steven Hecht Orzack, del Fresh Pond Research Institute, sono pari.
Rapporto tra numero di maschi e femmine dal concepimento alla nascita
Il rapporto numerico tra maschi e femmine ha sempre affascinato la scienza, infatti già nel 1662 lo statistico britannico John Graunt aveva descritto la prevalenza del sesso maschile tra i nuovi nati, mentre alla fine del XIX secolo la letteratura moderna riportava una maggior mortalità maschile nella seconda parte della gravidanza.
Alcune teorie odierne sottolineano ancora oggi uno sbilanciamento a favore dei maschietti nella probabilità di concepimento, senza però validi dati statistici a loro sostegno.
Inoltre non viene spiegato perché gli spermatozoi del cromosoma Y potrebbero prevalere su quelli del cromosoma X dal momento che vengono prodotti in numero uguale.
Per il proprio studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, Orzack e colleghi hanno raccolto un’enorme quantità di dati presi da:
- analisi di embrioni al 3° e 6° giorno di vita
- aborti indotti
- esami di diagnosi prenatale con amniocentesi e villocentesi
- morti fetali
- neonati vivi
Tutti questi dati hanno consentito agli scienziati di ricostruire il rapporto tra numero di maschi e femmine dal momento del concepimento fino alla nascita.
I risultati hanno demolito la convinzione per cui la prevalenza di maschi cominci con l’incontro di spermatozoi e cellule uovo, durante il concepimento infatti le percentuali sono identiche.
Durante la gravidanza invece le percentuali cambiano:
- nella 1°settimana dopo il concepimento si ha una maggior mortalità maschile
- il rapporto poi si inverte fino alla 10°-15°settimana
Complessivamente le femmine presentano una maggior mortalità, dunque ecco spiegato il perché del maggior numero di maschietti, anche senza scomodare piaghe come l’aborto selettivo che ha cancellato 100 milioni di bambine.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi risultati riportati da Le Scienze?