Care unimamme, pesso molte donne non sanno come fare a riconoscere i segnali che il corpo manda per far capire che l’ovulazione è in corso. In questo modo se si desidera una gravidanza la si può cercare, mentre se la si vuole evitare si può capire quando farlo. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sul ciclo mestruale: come funziona, cos’è appunto l’ovulazione e quali sono i metodi per individuare il periodo fertile. Vediamo nel dettaglio.
Periodo fertile: ecco tutto ciò che c’è da sapere
Per prima cosa bisogna fare chiarezza su come funziona il ciclo mestruale (ricordiamo che si conta dal primo giorno della mestruazione fino al primo giorno di quella successiva). Esso articola sostanzialmente in 3 fasi:
- fase follicolare: corrisponde alla prima parte del ciclo a partire dal primo giorno della mestruazione. Cominciano a crescere circa 15-20 follicoli, ma solo uno – chiamato follicolo dominante che contiene l’ovocita o cellula uovo – si sviluppa completamente e sarà poi liberato nell’ovulazione. In questa fase l’endometrio, che è la mucosa che riveste l’interno dell’utero, viene definito proliferativo.
- fase dell’ovulazione: il follicolo dominante giunto a maturazione produce l’estradiolo (un ormone) che a sua volta stimola il rilascio dell’ormone LH. L’LH fa maturare l’ovocita e fa rompere il follicolo che lo contiene, facendo avvenire così l’ovulazione, la quale si presenta dopo 24-36 ore dal picco di LH, quando l’ormone è massimamente concentrato. L’ovocita può essere fecondato entro 24 ore e viene raccolto dalle tube dove avviene la fecondazione. Qui viene prodotto il muco ovulatorio, simile alla chiara dell’uovo, che avvisa che l’ovulazione è in atto.
- fase luteale: è quella che segue l’ovulazione. Il follicolo che ospitava l’ovocita si trasforma in corpo luteo e produce il progesterone ed estrogeni per due settimane. Il progesterone trasforma l’endometrio in secretivo, rendendolo più accogliente per l’impianto dell’embrione durante la gravidanza. In questa fase c’è un aumento della temperatura basale.
- Se l’ovocita viene fecondato, viaggerà attraverso le tube fino a raggiungere la cavità uterina e impiantarsi 6 o 12 giorni dopo l’ovulazione. Se l’impianto è andato a buon fine, viene prodotto un altro ormone, la gonadotropina corionica o HCG (la cui concentrazione viene rilevata nei test di gravidanza).
- Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo si riassorbe e il progesterone diminuisce: la temperatura basale diminuisce e l’endometrio si sfalda dando origine ad una nuova mestruazione.
Quando si verifica allora il periodo fertile? E’ quello compreso tra la settimana prima dell’ovulazione e la settimana successiva. Bisogna però sapere una cosa molto importante:
- la lunghezza (in giorni) della fase follicolare può variare da un ciclo all’altro mentre la luteinica è fissa per tutti i cicli e per la maggior parte delle donne dura 14 giorni e in alcune può essere più breve, di 10. In una donna con un ciclo medio di 28 giorni, con una fase luteinica di 14 giorni, il periodo fertile è compreso tra le seconda e la terza settimana del ciclo.
Bisogna poi tenere conto di altri fattori in questi giorni fecondi:
- la sopravvivenza degli spermatozoi all’interno dell’utero è in media di 3 giorni, ma può arrivare anche a 5 o a 6.
- anche in cicli regolari l’ovulazione può avvenire in anticipo o in ritardo.
Periodo fertile: come si misura?
Esistono metodi diciamo “casalinghi” e un metodo “scientifico”.
Quelli casalinghi comprendono:
- muco cervicale: si basa sull’osservazione delle secrezioni vaginali, quando si hanno delle perdite filamentose simili alla chiara d’uovo. Questo metodo può essere utilizzato anche come metodo contraccettivo (Metodo Billings), astenendosi dai rapporti sessuali durante la comparsa del muco fino a 4/5 giorni successivi: la percentuale di insuccesso è però del 20%.
- temperatura basale: si osserva la temperatura vaginale o rettale tutte le mattine alla stessa ora, prima di alzarsi. Quando si nota un innalzamento della temperatura è perché viene prodotto il progesterone, mentre l’ultimo valore più basso prima del rialzo della temperatura corrisponde all’ovulazione. I giorni per una gravidanza saranno quelli che vanno dall’inizio del ciclo (primo giorno della mestruazione) fino a 3-5 giorni dopo l’aumento della temperatura basale. L’abbinamento dell’osservazione del muco cervicale con quello della rilevazione della temperatura basale, rappresenta anche uno dei metodi di contraccezione naturale chiamato Metodo Sintotermico.
- stick ovulatori: metodo più attendibile (con una percentuale del 90%). Bisogna raccogliere dei campioni d’urina in riferimento ai due ormoni, l’LH e l’estradiolo (estrogeno) responsabili dell’ovulazione, in modo da poter individuare con esattezza i giorni fecondi. Permettono di prevedere l’ovulazione prima che si verifichi: i test devono essere fatti al mattino con la prima urina della giornata; se è positivo significa che l’LH è molto concentrato e l’ovulazione è imminente, dopo 24/36 ore. Se desiderate una gravidanza, potete avere rapporti liberi a partire dal giorno stesso del risultato positivo dello stick.
Il metodo scientifico invece consiste nel monitoraggio ecografico dell’ovulazione: si tratta di una serie di ecografie effettuate in diversi giorni del ciclo (quotidiani, a giorni alterni o a distanza di giorni) per valutare se e quando avviene l’ovulazione. In genere si preferisce l’ecografia transvaginale, che permette una migliore visualizzazione delle ovaie, dello stadio e delle dimensioni dei follicoli e dell’aspetto dell’endometrio.
Il monitoraggio è il metodo più preciso e sicuro per vedere quando c’è l’ovulazione e capire quando cercare la gravidanza. Inoltre, è un metodo utile per quelle donne che soffrono di ovaio policistico e che presentano cicli mestruali irregolari per capire se e quando è avvenuta l’ovulazione. Si tratta però di un impegno notevole e ha un costo economico non indifferente.
E voi unimamme sapevate tutte queste cose sul ciclo mestruale e sul periodo fertile?