Principesse, fate, elfi, gnomi, maghi, streghe, animali parlanti, oggetti magici, sicuramente almeno una di queste parole fa scaturire in ognuno di noi delle immagini, dei pensieri e delle emozioni legate al mondo dell’infanzia, delle fiabe raccontate prima di andare a letto, in cui ogni volta avevamo sempre paura nello stesso punto o aspettavamo ansiosi che arrivasse il nostro momento preferito della storia.
La magia dell’ascoltare le “storie” è una tradizione che l’uomo pratica da secoli e secoli e che contribuisce a rassicurare, divertire, imparare, giocare e anche a conoscere se stessi attraverso le proprie emozioni e quindi è una tradizione che resiste perchè ci fa vivere meglio.
Ma è giusto raccontare tutte le favole oppure alcune non vanno bene?
Secondo il biologo darwinista Richard Dawkins, intervenuto al Celtenham Science Festival, raccontare ai bambini favole in cui c’è della magia può essere addirittura pericoloso.
Secondo Dawkins infatti, bisognerebbe evitare in modo categorico di far ascoltare ai bambini delle favole in cui avvengono fatti legati alla magia o al mondo del soprannaturale perché equivale ad incoraggiarli a credere a cose che non è scientificamente possibile che si verifichino nella vita reale, come ad esempio la possibilità che un rospo si trasformi in un principe o che una bacchetta magica crei dal nulla un qualsiasi oggetto; piuttosto, Dawkins ha aggiunto che avrebbe senso insegnare ai bambini a praticare un sano scetticismo da usare all’occorrenza come lente di ingrandimento nella lettura della realtà.
Secondo Hawkins, niente più favole di maghi e streghe.
E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con l’affermazione dello scienziato?
E’ importante che i bambini abbiano anche un immaginario “magico” con cui confrontarsi oppure raccontargli storie di magia è un modo di allontanarli dalla realtà e può risultare soltanto dannoso per loro?
Raccontateci la vostra esperienza e d iteci la vostra opinione!