Unimamme, l’estate è la stagione delle piscine dove i bambini amano divertirsi e nuotare.
Oggi però vogliamo parlarvi di un avvenimento che purtroppo potrebbe accadere davvero a chiunque. Forse qualche mamma potrà trarre qualche insegnamento dalla brutta avventura di questa coetanea.
Una brutta avventura in piscina
“Un giorno, uno che scorre come un film, lentamente nella mia testa per gli anni a venire, non c’era niente fuori dall’ordinario. Avevamo puntato il nostro posto in ombra e poi ci eravamo spostati sul bordo della piscina per bambini per sguazzare e nuotare. Sedevo sul bordo mentre il mio piccolo di 2 anni che correva intorno all’acqua profonda giocava con gli aeroplani, rimorchiatori, ecc…
Poco dopo ci hanno raggiunto alcuni amici.
Le mamme si sono sedute vicino a me su un lato della piscina mentre i bambini saltavano e schizzavano nella piscina bassa. Noi siamo rimaste sedute a chiacchierare mentre i bambini giocavano davanti a noi, parlando dei piani per l’estate, discutendo di differenti tipi di galleggiante, intrattenendo con storie i nostri figli piccoli.
Sottolineo a questo punto che nessuna mamma del gruppo stava guardando il telefono, sfogliando una rivista, prendendo la tintarella.
Ed ecco quello che è successo.
Ho guardato mio figlio che era a pochi passi davanti a me e mi sono accorta che non stava più giocando a corri intorno a Rosie.
Era a faccia in su sotto l’acqua guardandomi con un’espressione di panico assoluto.
Ho visto quello che stava succedendo e sono subito saltata su e accorsa, ma mentre il mio fisico ha reagito la mia mente non riusciva ad elaborare quello che stava accadendo davanti a me.
Ero già passata all’azione quando mi sono gelata. Era come se il mio cervello mi dicesse che era tutto un grande equivoco. Che quello non era il mio bambino o un bambino che mi fissava da sotto l’acqua.
Per fortuna la mia amica non è stato così ottusa e raggelata, lei è balzata con fulminei riflessi ed è sfrecciata verso mio figlio planando di lato in acqua mentre raggiungeva un suo braccio e lo tirava via dall’acqua.
Nel frattempo mi ero ripresa dal mio lungo momento di panico raggelante ed ero lì quando lo ha scagliato fuori dalle acque direttamente tra le mie braccia.
Stava tossendo, piangendo e gridando nel panico. Mai, nella mia vita, sono stata così felice di sentire piangere un bambino e sputacchiare e fare una scenata. Voleva dire che stava respirando, che stava bene.
L’ho stretto forte tra le mie braccia sollevata che non fosse accaduto niente di peggio.
Un bagnino era già pronto per saltare la recinzione della piscina per bambini quando ha visto che la mia amica aveva già salvato la situazione, ma è arrivato per dare comunque una controllata.
Io stavo diventando matta, sollevata, imbarazzata allo stesso tempo, stavo cercando di non lasciarlo trapelare attraverso la stretta presa che avevo su mio figlio mentre lo portavo su una sedia per coccolarlo e calmarlo.
Volevo dire a tutti quelli che ci stavano fissando: “lo stavo guardando, ero lì, l’ho visto”.
E comunque è successo lo stesso. Proprio davanti a me mio figlio è scivolato in acqua e non ho saputo come riprenderlo.
Ho già prestato grande attenzione mentre lui era in piscina. Ho detto a mio marito che eravamo in piscina così ha saputo perché non rispondevo subito ai suoi messaggi o chiamate. Non ho mai letto un libro o lasciato incustodito mentre era vicino all’acqua.
Ma è successo comunque.
Da quel momento sono diventata ultra paranoica e attenta a sorvegliare non solo mio figlio ma tutti i bambini in piscina. Pensiamo tutti di essere al sicuro vicino all’acqua e che non potrebbe succederci niente di male. Ma ho appreso con la mia stessa esperienza che non è così. Qualcosa può sempre accadere e non siamo mai veramente al sicuro.
Per questo motivo quando sarà vicina a una piscina, a un lago, ho deciso che il mio cellulare sarà da parte e silenzioso. Le conversazioni serie con i miei amici saranno messe da parte. Le buone maniere saranno sorpassate. I miei amici adesso sanno che li ascolto anche se non li guardo mentre siamo in piscina. Le regole sono state spiegate e ripetute con un mio figlio tantissime volte.
I bambini non dovrebbero essere spaventati ma dovrebbero sapere che l’acqua può essere pericolosa in modo da prevenire incidenti. Sintonizzatevi sul vostro bagnino interiore e gridate “non correre” ogni volta che dovete.
Trovate un amico che sorvegli come fate voi se dovete andare in bagno o portatevi dietro i bambini.
Fate sì che i bambini vi tengano la mano anche se non vogliono e usate gli strumenti di galleggiamento. Fate partecipare i vostri piccoli a lezioni di nuoto. Non ce ne sono solo per bambini che vogliono entrare nella squadra di nuoto.
Ce ne sono anche per bimbi piccoli. Cominciate con lezioni che iniziano a insegnare come galleggiare, girarsi e fare la bolle.
Ora, ogni volta che sono presso una piscina con mio figlio controllo le 3 strategie e gli ricordo:
- ogni volta che non sa cosa fare o è spaventato in acqua guardare in alto e girarsi sulla schiena
- che sa come raggiungere il bordo della piscina e che quello è sempre un posto sicuro a cui aggrapparsi
- che può soffiare facendo le bolle e chiudere la bocca così l’acqua non entra
Naturalmente gli ricordo di stare vicino a me.
Subito dopo l’incidente mi sono assicurata di rimetterlo in acqua (anche se questo mi terrorizzava a morte) così la sua paura dell’acqua non sarebbe andata avanti. L’ho iscritto a un corso di nuoto e io ho imparato alcuni suggerimenti per andare in acqua in sicurezza.
Nonostante faccia queste cose per tenerlo al sicuro non sarò mai vicino all’acqua senza aver paura per lui. Non lo lascerò trapelare, ma la paura è lì, sono grata che lui abbia un’età per cui gli sono sempre accanto in caso di bisogno, ma non sempre è abbastanza.
Mentre vi divertite nei vostri giorni in piscina, facendo gli schizzi e portando i vostri figli questa estate, imparate dalla mia storia e siate vigili e attenti intorno ai bambini e all’acqua. Perché può accadere anche se state pensando di far le cose giuste”.
Unimamme noi vi lasciamo con un video di baby nuoto che magari potrebbe davvero convincervi che questa è la scelta giusta per i vostri bimbi al fine di evitare possibili drammi.
Voi avete iscritto i vostri bimbi a un corso?