Nel 2014 il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, tramite l’Istituto di Fisiologia clinica (Ifc-Cnr), in collaborazione con Espad Italia (Euorpean School Survery Project on Alcohol and Other Drugs), ha condotto una ricerca sul consumo di droga tra i giovani. Il dato che emerge ci dice che si attua un “consumo alla cieca” e, inoltre, c’è un aumento sull’utilizzo della cannabis.
Circa 54 mila studenti italiani delle scuole medie superiori nel 2014 hanno assunto sostanze psicotrope senza avere la minima idea di cosa stessero prendendo. Il 2.3% dei nostri ragazzi tra i 15 e i 19 anni viaggia nel mondo senza un’adeguata maturità per affrontarlo.
Drogarsi random, un abuso alla cieca è il nuovo trend che spopola tra i teenagers italiani. Lo studio è stato effettuato in 405 istituti scolastici superiori, e il dato che emerge ci dice:
- il 56% dei giovani ha assunto sostanze stupefacenti senza sapere cosa fossero per non più di due volte.
- il 23% di essi ha ripetuto il “rituale” per più di dieci volte
- il 53% di questi studenti ha utilizzato un miscuglio di erbe sconosciute
- il 47% in forma liquida
- il 43% tramite pasticche
- il “consumo alla cieca” tocca il 3% dei maschi e il 2% delle femmine, soprattutto tra coloro che hanno fatto uso anche altre diverse sostanze illecite.
Un altro dato che desta preoccupazione, leggendo lo studio, è l’uso illegale degli psicofarmaci. Negli ultimi anni ha registrato un aumento e che, se prescritti da uno specialista, fanno parte di un percorso terapeutico, altrimenti si cade nell’abuso di sostanze stupefacenti.
Inoltre si evince che c’è stato un aumento considerevole per quanto riguarda la cannabis: il 26% degli studenti l’ha utilizzata (nel 2009 era del 22%, quindi è una tendenza in crescita).
La cocaina è stata usata almeno una volta dal 4% del campione preso in esame, quindi 90 mila adolescenti. Nei dodici mesi antecedenti l’aveva usata il 2,6%, 60 mila ragazzi.
Per quanto riguarda l’eroina, nonostante un piccolo aumento, rimane una delle droghe meno utilizzate, l’ 1,4% l’ha utilizzata nel corso della loro vita, 34 mila studenti.
Pericolose anche le sostanze di sintesi, le famose smart drugs, commercializzate anche on line sotto forma di prodotti naturali e usate da circa 40 mila studenti, 26 mila dei quali aggiuntisi nel solo 2014.
Dati che aprono a molte considerazioni. Ma forse vale la pena soffermarsi su un aspetto, quello della capacità dei giovani di riconoscere il giusto e lo sbagliato. L’assenza quasi cronica di mappe emotive, che rendono i giovani incoscienti,arrivando ad usare sostanze stupefacenti senza sapere cosa siano, gli effetti che causano, la provenienza. Questa nuova frontiera è stata raggiunta nel territorio delle droghe, pericoloso di suo senza dover aggiungere il “brivido” dell’ignoto.
E qui si fa forte la responsabilità di noi genitori d’oggi, così multifunzionali e così presi da noi stessi che dimentichiamo di dare i giusti rinforzi ai nostri ragazzi. Sostegni, impalcature che possono essere trasmesse soltanto con una presenza costante nella vita dei nostri figli, in special modo all’alba della loro esistenza.
E voi unigenitori cosa ne pensate?