Dov’è la felicità? Una domanda ricorrente, ancor più per un genitore il cui primo desiderio è trovare la ricetta segreta per rendere felice il proprio bambino.
Uno studio svedese ci ha già mostrato come l’essenza della felicità sia nelle persone che amiamo. Oggi scopriamo che non importa se queste persone fanno parte dello schema classico di famiglia.
Genitori single: come saranno i loro figli?
A un bambino non serve infatti una famiglia numerosa ma basta un solo genitore.
Stando a quanto scoperto della NatCen Social Research, e pubblicato dalla British Sociological Association, la composizione del nucleo familiare non incide minimamente sul benessere dei figli.
Per giungere a queste conclusioni sono stati esaminati dati provenienti da diversi studi condotti su :
- più di 12.000 bambini di 7 anni, nel 2008
- più di 2.500 ragazzi tra gli 11 e i 15 anni,tra il 2009/11
Sia per i bambini di 7 anni che negli adolescenti tra gli 11 e i 15 anni non fa differenza avere:
- con entrambi genitori naturali,
- con un genitore e un patrigno o una matrigna,
- o con un genitore single.
Ma cosa influisce allora sulla felicità dei figli se non la composizione familiare?
A condizionare i bambini sarebbero altri fattori quali:
- la qualità del loro rapporto con i fratelli
- trascorrere tempo piacevolmente con i/il genitori/e
- non essere vittima di bullismo da parte dei fratelli o a scuola
- non essere educato con urla e strilli.
Questa ricerca rappresenta una vera carica ed incoraggiamento per i tanti papà o mamme single, alleviando un po’ quei sensi di colpa che a volte minano l’animo di uomini e donne che si sono trovati o hanno scelto di crescere un figlio da soli.
Ecco quindi una ulteriore ed ennesima conferma del fatto che il benessere dei figli è tanto basato sulla qualità del rapporto con i genitori piuttosto che dal numero dei parenti.
E voi universomamme, cosa ne pensate? Avete esperienze di famiglie numerose e bambini infelici o viceversa?
Noi vi lasciamo con la toccante storia di una mamma single che ha rinunciato a tutto per occuparsi dei figli malati.